Dopo una importante mostra organizzata all’Accademia di Belle Arti di Roma dall’AACI (Associazione degli Artisti Cinesi in Italia) dove ha esposto un nutrito raggruppamento di opere recenti, Wang Yancheng – fra gli artisti cinesi più conosciuti in Italia e al mondo – sbarca a Tokyo (fino al 28 settembre), precisamente, negli spazi prestigiosi dello Ueno Royal Museum, dove espone con una nuova considerevole personale che racconta il suo percorso.
Una personale che è centrata ad unire la tradizione orientale e l’innovazione occidentale e si tratta di una preziosa antologica che mette insieme per la prima volta quaranta lavori legati al suo percorso pittorico.
Inserita nella sezione Contemporary Art Exhibition del nuovo progetto denominato Ueno, a Global Capital of Culture, questa mostra è un progetto che mette in evidenza il dialogo poetico che l’artista instaura con la pittura francese a cavallo tra l’Ottocento e il primo Novecento, con l’espressionismo astratto e con una serie di elementi (quali l’uomo, la natura, l’universo) che ritornano costantemente nella sua pittura come evocazione del mondo e come puro e semplice stato d’animo.
Sarà infatti possibile osservare, secondo quanto ha suggerito nel 2007 Dong Qiang (poeta critico d’arte e professore all’Università di Pechino) che «l’astrazione di Wang è prima di tutto fisica e visuale».
La mostra è stata organizzata da Ueno in collaborazione con la Chinese People’s Association for Friendship with Foreign Countries, la Japan-China Cultural Exchange Association e la Japan-China Cultural Exchange and Promotion Association.