«Un romanzo giallo che rimette in riga il Bene e il Male». Michele Serra
Dopo un’intensa vita politica in qualità di Vicepresidente del Consiglio, Ministro per i beni e le attività culturali sindaco di Roma e fondatore del Partito Democratico nonché al suo attivo una ricca produzione di romanzi, saggi e documentari, Walter Veltroni si è cimentato nello scrivere tre gialli che vedono come protagonista l’ispettore di polizia Giovanni Buonvino.
Ecco i titoli: Assassinio a Villa Borghese, Buonvino e il caso del bambino scomparso e C’è un cadavere al Bioparco.
Noi di Mydreams iniziamo a recensire la prima indagine dando alcune informazioni su Giovanni Buonvino che non sfigura accanto ad altri celebri commissari quali Salvo Montalbano, Lolita Lobosco o Imma Tataranni creati rispettivamente da Andrea Camilleri, Gabriella Genisi e Mariolina Venezia e neppure con tutti i Bastardi di Pizzofalcone nati dalla fervida fantasia del nostro napoletanissimo Maurizio de Giovanni. A loro, in particolare, l’accomuna il fatto di essere considerato uno scarto dai suoi superiori perché ben 15 anni prima è stato confinato nelle retrovie a causa di un bruciante errore: aver mandato i Nocs nel ristorante dove si celebrava la cresima del nipote del prefetto e non al ristorante dove festeggiava la prima comunione il figlio di un boss equivocando sull’indirizzo.
Il quasi cinquantenne Giovanni Buonvino vive a Roma, da solo in un appartamento che avrebbe bisogno di una mano femminile. Lasciato da sua moglie Lavinia, dona carezze e premure ai suoi due gatti: Gullit e Rijkaard.
Ama le auto d’epoca e viaggia sempre su una fiammante Triumph Spitfire scoperta avendo come sottofondo la voce calda e nasale di Fabio Concato nel brano Guido piano.
Dopo anni di attesa viene finalmente promosso a commissario e gli viene assegnato un nuovo ufficio che si trova all’interno della storica Villa Borghese, un enorme parco nel centro della Capitale, più grande della Città del Vaticano e poco meno del principato di Monaco. Al suo interno custodisce il Bioparco, la Galleria d’Arte Borghese, il Globe Theatre, la Casina di Raffaello, la Casa del Cinema, il Museo nazionale di Villa Giulia, la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, la Galleria Borghese che attira visitatori da tutto il mondo.
Giovanni Buonvino è affiancato dalla sua squadra, composta da agenti che non hanno mai brillato per intuito investigativo ed efficienza: Anselmi prossimo alla pensione, Gozzi il narcolettico, Portanova il grande miope, Olivieri basso tarchiato e ipocondriaco, i gemelli Morrone indivisibili, Cecconi soprannominato Aristoteles e l’unica donna, la Robotti detta Miss.
E proprio in quest’angolo di Paradiso che è Villa Borghese vengono commessi una serie di efferati delitti tra i quali quello di un bambino di appena tre anni il cui corpo è stato squartato e al quale manca la testa.
Riuscirà Giovanni Buonvino a scoprire il colpevole o i colpevoli con il prezioso aiuto della sua squadra così malridotta? Certamente sì ma è ovvio che non possiamo svelarvi il finale. Che gusto ci sarebbe nel leggerlo conoscendo già il nome dell’assassino?
Il giallo è ben costruito e scritto in una prosa fluida, scorrevole, accattivante, ricco di suspence ed il finale non è per niente scontato.
Noi di Mydreams non ci sentiamo di emettere una recensione poco lusinghiera come ha fatto all’uscita del libro Michela Murgia durante la trasmissione Tg Zero di Radio Capital andata in onda il 14 novembre del 2019.Ci affidiamo al giudizio dei lettori considerando anche il fatto non trascurabile che Walter Veltroni ha scritto, come dicevamo all’inizio, altri due gialli che vedono protagonista il commissario Giovanni Buonvino. Evidentemente tale personaggio ha raccolto i favori del pubblico.
Noi vi consigliamo Assassinio a Villa Borghese come una piacevole lettura sotto l’ombrellone durante questa estate torrida.