La programmazione culturale della Fondazione Ravello, dopo la presentazione del cartellone estivo, continua con un nuovo appuntamento all’Auditorium Oscar Niemeyer. Il protagonista assoluto della serata, in programma domenica 9 giugno (ore 21.15), sarà Vinicio Capossela con il suo nuovo spettacolo “Marinaio, profeta e balena. L’ombra di Ulisse, da Omero all’Inferno”, che ha appena debuttato al Piccolo Teatro di Milano. L’artista di origini irpine, al debutto nella Città della Musica, rivisiterà, in chiave minimalista, il fortunato tour “Marinai, profeti e balene” esibendosi al pianoforte con il supporto della chitarra di Alessandro Stefana e del lauto e della lira cretese di Peppe Frana. Ad impreziosire le note alcuni testi tratti da Moby Dick di Herman Melville, dall’Odissea e dalla Divina Commedia. Lo spettacolo è l’ennesima tappa del percorso artistico intrapreso da Capossela negli ultimi tre anni, percorso incentrato sull’Uomo, sulla sua finitezza di fronte alle cose smisurate che lo sovrastano e lo determinano. Marinai, Profeti e Balene del 2011 era opera sul fato, sul destino e sul mare come scenario del folle volo umano verso “virtute e canoscenza”. Rebetiko Gymnastas dello scorso anno era invece, un esercizio ginnico di resistenza e ribellione delle ragioni dell’Uomo travolto dalla crisi mondiale. Entrambi i lavori prendevano le mosse dalla Grecia, luogo paradigmatico di tutto ciò che ci riguarda. Ancora oggi, infatti, dalle remote narrazioni omeriche, Ulisse continua a proiettare la sua lunga ombra sull’intera cultura occidentale, trovando sempre nuove raffigurazioni e nuove odissee. Quella che Vinicio Capossela interpreterà a Ravello sarà un’odissea da tavolo, nella quale il Capossela rapsodo, cucitore di canti, e il Capossela aedo, narratore e testimone del verosimile, in compagnia “picciola” di due suonatori e da una moltitudine di spettri sonori, evocherà ancora una volta quel mito classico che, come diceva Italo Calvino, tende a relegare l’attualità al rango di rumore di fondo.