Esattamente alle 21 di martedì 7 maggio 2024, presso il Teatro Valli di Reggio Emilia, Vinicio Capossela ha regalato al pubblico di “casa sua” la penultima tappa di “Con i Tasti che ci abbiamo – Tredici canzoni urgenti in teatro”.
Esattamente alle 21 Vinicio, circondato dai suoi musicisti, inizia a cantare e a risvegliare ogni singolo spettatore portandolo “Sul divano occidentale” ricordandogli che resistere è l’unico modo per esistere.
Dopo “All You can eat” il cantautore introduce “La parte del torto” sintetizzando così l’urgenza del suo ultimo album: «quando i politici ci fanno assistere a spettacoli incivili, tocca agli artisti regalarne di civili».
Continua senza troppi giri di parole parlando di Resistenza e Fascismo: «Qualcuno vuole convincerci che il fascismo sia una questione museale. Mussolini stesso però diceva di non aver inventato il fascismo ma di averlo estratto dall’inconscio degli esseri umani. Per questo il fascismo è sempre lì, ma fortunatamente la resistenza è ciò che si oppone a questo pensiero. La prima resistenza è la nostra coscienza.» Regala al suo pubblico “Staffette in bicicletta” sottolineando che il testo di questa canzone, composto dai nomi delle donne che hanno agito secondo coscienza, era tutto scritto su un cippo commemorativo in provincia di Scandiano. Coscienza, resistenza, umanità. L’umanità di cui parla Vinicio Capossela ha un sapore antico: si è persa nella tenda di Achille, tenda in cui ci fa entrare grazie a “Il bene rifugio”.
Coscienza, resistenza, umanità, intelligenza emotiva. Dopo l’esecuzione de “La cattiva educazione”, il pubblico del teatro Valli si commuove e alza in piedi. Il cantautore, ancora una volta, chiama le cose con il loro nome: chi uccide una donna è un criminale. Punto.
Capossela riparte da Brecht, recitando dei versi de “La Guerra che Verrà” e cantando “La crociata dei bambini”. Anche in questo caso, come per le donne staffette, i racconti rivivono attraverso citazioni, condivisioni di “opere” passate che continuano ad essere attuali più che mai. Ricordare è un atto politico.
E poi, d’improvviso, “Ariosto governatore” accoglie la luna che, dal palco, inizia ad illuminare il teatro.
Ludovico Ariosto, reggiano di nascita, ci ricorda che se il senno è sulla luna / vuol dir che sulla terra non è rimasta che follia.
E anche Vinicio Capossela, proprio come Ariosto, non ha da offrire che parole.
Parole che si possono toccare, che raccolgono tutto il dolore e tutta la passione che ci vuole, tutta l’urgenza, la gloria, l’umanità. Parole cortocircuito tra l’infinito e l’altra faccia della luna.
Dopo “Gloria all’archibugio” il cantautore presenta i suoi musicisti attraverso “I musicanti di Brema”. Ad accompagnarlo sul palco Andrea Lamacchia al contrabbasso, Piero Perelli alla batteria, Alessandro “Asso” Stefana alla chitarra, Raffaele Tiseo al violino, Daniela Savoldi al violoncello e Michele Vignali al sassofono.
Si balla tutti insieme con Marajà e con il brano manifesto che ancora oggi resta una domanda esistenziale irrisolta: Che coss’è l’amor.
Per questa sera l’amore di Vinicio Capossela è tutto nel ricordo di un amico scomparso a cui dedica “Sun Motel” tratto dal suo libro “Non si muore tutte le mattine” che quest’anno compie esattamente vent’anni e la canzone “Sabato al Corallo” che di anni invece ne ha 34. Vinicio ricorda l’amico e ricorda i tempi in cui il Teatro Valli lo vedeva da fuori. Dal 1990 ad oggi le parole lo hanno portato ad entrarci molte volte in quello che da ragazzo considerava un templio sacro.
E le sue parole, ancora oggi, aiutano a resistere. Resistere è esercitare la memoria, ricordare per cercare di fare meglio, di provare a decodificare il mondo per difenderlo dalla disumanità.
Capossela saluta il pubblico con l’ultimo brano dell’album che dà anche il titolo a questa tournée: Con i tasti che ci abbiamo. Il pubblico stesso lo saluta con una piccola promessa: fare dei propri limiti una nuova possibilità.
L’ultima tappa del tour teatrale sarà domani al teatro Astra di Schio.
Già annunciato inoltre il tour estivo ALTRI TASTI.
Di seguito le date ufficiali
Lunedì 1 luglio
Vecchi Tasti – Camera a sud trentennale – esecuzione integrale Festival di Villa Arconati Bollate
Giovedì 4 luglio
Altri Tasti – Canzoni urgenti con band Entroterre Festival – Giardini della Rocca, Bertinoro
Sabato 6 luglio
Altri Tasti – Canzoni urgenti con band – Monte Sole – Il Poggiolo, Marzabotto
Venerdì 12 luglio
Vecchi Tasti – Camera a sud trentennale concerto per Sergio Piazzoli Umbria Jazz
Mercoledì 17 luglio
Antichi Tasti – De reditu suo. Ritorni, rovine e altri crolli – Roma – Teatro Romano di Ostia Antica
Venerdì 19 luglio
Vecchi Tasti – Camera a Sud trentennale e altre canzoni urgenti – Luce Festival – Otranto
Sabato 20 luglio
Altri Tasti – Canzoni urgenti con band – Locus Festival – Minervino Murge
Giovedì 25 luglio
Altri Tasti – Canzoni urgenti con orchestra – Piazza del Popolo, San Vito al Tagliamento con Accademia d’Archi Arrigoni
Sabato 27 luglio
Altri Tasti – Canzoni urgenti con orchestra -Rumors Festival – Estate Teatrale Veronese – Teatro Romano, Verona con Accademia d’Archi Arrigoni
Domenica 11 agosto
Vecchi Tasti – Camera a sud 1994 – 2024 and other personal standards – Time in Jazz – piazza del Popolo, Berchidda (SS)