Sarà composto da una flotta di dirigibili stazionari e completamente autonomi, lo Stratobus osserverà la Terra da un’altezza di circa 20 mila metri, il limite inferiore della stratosfera, ben al di sopra di qualsiasi volo commerciale o privato. Un progetto italo-francese che porta il dirigibile nella stratosfera.
Lo Stratobus è frutto di una joint venture tra Thales Alenia Space (partecipata da Finmeccanica), Airbus Defence and Space, Zodiac Marine e Cea-Liten ed è un progetto «stratosferico».
Lo Stratobus sarà uno strumento a metà tra un drone e un satellite. Come gli aerei teleguidati, osserverà la superficie prestando supporto agli operatori terrestri in caso di emergenze, scrutando i confini nazionali e identificando prontamente situazioni critiche come fuoriuscite di petrolio in mare o attacchi di navi pirata. Come un satellite, potrà essere utilizzato per le telecomunicazioni e per fornire informazioni in tempo reale su condizioni climatiche e ambientali, disastri naturali, incendi oppure sul traffico marino e terrestre, a supporto della rete Gps.
Lo Stratobus avrà un ciclo vitale di almeno cinque anni e sarà lungo tra 70 e 100 metri, con un diametro massimo di 20-30 metri. Per alimentarsi catturerà l’energia solare ed i due motori laterali permetteranno allo Stratobus di restare in posizione geostazionaria per oltre un anno, contrastando venti di oltre 90 km/h.