Dal 12 al 14 Marzo presso le Carrozzerie n.o.t. va in scena “Venerdì si gioca”, spettacolo scritto e diretto da Giancarlo Moretti con Marco Martini, Valentina Marziali e Armando Pizzuti. Assistente alla regia Giulio Clerici, contributo in voce di Alessia Sonnino, scene e costumi di Paola Salomon, foto di scena e grafica di Marco Lausi, musiche di Dj Kenzu.
Periferia romana, pomeriggio tardi di un venerdì qualsiasi. In uno sfascio di auto di cui è custode, Carlo sta facendo una buca per seppellirci delle batterie esauste come smaltimento incontrollato. Mentre scava sentendo la radio, arriva il suo amico Daniele perché ogni venerdì sera vanno a giocare insieme a calcetto. I due hanno circa 25 anni, Daniele è più grande di Carlo di un paio di anni, si conoscono da sempre e sono grandi amici. Daniele fa il commesso, dopo la scuola si è sposato ed ha un figlio; è una persona semplice, non cattiva ma opportunista. Vuole piacere alle donne, insegue i miti delle auto e dei soldi; la sua morale è omologata alla massa e sogna il colpo di fortuna che gli risolva la vita. Carlo, al contrario, voleva proseguire gli studi dopo il diploma, ma i suoi sogni si sono infranti per via di una serie di delusioni affettive, di studio e lavorative che non ha saputo affrontare positivamente e di cui in parte è colpevole proprio Daniele. I due chiacchierano e si intuisce che per sintonia di carattere forse lei potrebbe essere una possibile riapertura di Carlo verso il mondo. Mentre Ilenia sta per andare via arriva Daniele che le offre una birra e le dice di andare con loro alla partita. Carlo cerca di dissuaderla ma lei accetta con l’idea di passare una serata diversa dal solito. Mentre Carlo va a prendere la borsa del calcio, Daniele tenta un approccio con Ilenia pensando che fosse una ragazza facile. Lei è divertita dalla situazione ma poi…
Note dell’autore
«In “Venerdì si gioca” si vuole raccontare la storia di due ragazzi di periferia della capitale, due amici, tanto vicini nel vissuto adolescenziale quanto ormai distanti nel quotidiano della prima età adulta. Due caratteri diversi, due modi diversi di vedere la vita: uno, Daniele, caratterizzato da un’adesione semplice e superficiale alla quotidianità, al mondo in cui trova piacevolmente il suo posto condividendone miserie e crudeltà in modo banalmente opportunistico. L’altro, Carlo, sognatore e introverso, critico nei confronti della società da cui si sente emarginato e che rifiuta isolandosi nello sfascio di auto in cui vive. Un legame li tiene ancora uniti, la partita a calcetto del venerdì sera, in cui i due ritornano indietro nel tempo e tutto ciò che li divide scompare riportando alla luce un mondo di sentimenti puri. Quando tutto è stato già corroso dall’insensatezza, il valore dell’amicizia sembra l’ultima àncora che può tenere legato al mondo chi se ne vorrebbe distaccare per il nauseante disgusto che ne prova».