Vasco sta per arrivare in città con il suo show che “rotola giù perfettamente”, per due ore e mezzo circa di puro godimento. Vasco Non Stop, riparte dalle sue canzoni e dagli stadi, da nord a sud: doppi stadi a Torino (debutto il 1 giugno), Padova, Roma e Bari, per concludere il tour a Messina, un importante ritorno molto atteso in Sicilia. Più, naturalmente, la data 0 a Lignano dove si scaldano i motori.
Messaggio forte e chiaro con la botta iniziale di “Cosa succede in città”, brano di grande attualità, scritto nel 1985 dopo un lungo periodo di turbolenze e kaos. Qui è rivisitato in chiave metal industrial come l’altro brano ripescato dai favolosi anni ’80: “Fegato spappolato”, in omaggio e con una citazione ai Metallica (“Enter sandman”). Concerto rigoroso e duro, suoni compatti, momenti di hard rock e ballate struggenti, come “Adesso che tocca a me” e “Stupido hotel” pilastro del 2001, che non si sentivano da un po’. I medley sono 3: Rock (con il mashup di “Delusa”), Elettro-Dance e Acustico. Vasco sperimenta includendo nella line up una figura certamente oltre e stimolante come Beatrice Antolini, postmoderna artista polistrumentista che davvero sa suonare percussioni, chitarra, basso e pianoforte e … sa anche cantare.
“I musicisti che mi seguono dal vivo sono sempre tra i migliori nel loro “ruolo” proprio come in una squadra di calcio sono perfettamente affiatati e nel tempo hanno sviluppato quel suono perfetto e compatto che certamente non ha eguali nel mondo. Quando registriamo i concerti dal vivo suonano già perfetti come in un disco.
Quest’anno Con l’aiuto, l’entusiasmo e l’energia di Vince Pàstano e lo spirito di Guido Elmi dentro al cuore, sto mettendo a punto la scaletta perfetta per il VascoNonStop Live 2018.
Stanno nascendo cose interessanti, c’è la voglia di sperimentare, le canzoni su cui lavorare sono tante e sono pronto a scommettere che anche i più scettici si divertiranno … d’altra parte è sempre stato così, il vecchio fan magari fa fatica ad accettare i cambiamenti sulla carta, per cambiare immediatamente idea quando li vive. Il bello è rischiarli sul palco, una scommessa ogni volta, e poi vedere l’effetto che fa… “
Il cambiamento di pelle nella line up è iniziato oltre vent’anni fa, prima con l’arrivo della chitarra di Stef Burns, un mito, poi con quel geniale musicista che è Frank Nemola, fino all’ultima e felice entrata, Vince Pàstano, tra i più interessanti chitarristi di oggi. Il cambiamento prosegue in linea con la scelta fatta con Guido Elmi già da tempo, e nasce dall’esigenza di non annoiarsi.
E a questo punto la band “migliore al mondo” è così composta: Basso Claudio Golinelli, Il Gallo – Batteria Matt Laug – Chitarra Stef Burns – Chitarra Vince Pàstano – Tastiere Alberto Rocchetti – Tastiere, Tromba Frank Nemola – Cori, Percussioni, Pianoforte, Chitarra … Beatrice Antolini.
Per quanto riguarda la scenografia sarà un palco rock che ricorda grandi carriponte e container da trasporto. Un luogo di costruzione, un cantiere dove tutto è in continuo movimento, come Vasco. Degli enormi blocchi di video, 600 mq in totale, in movimento con particolari automazioni.