Partito da Bari con due concerti sold out, poi Firenze, Milano con un doppio sold out per la 22esima e 23esima volta, Torino, Napoli che lo ha incoronato “l’ultimo re del rock”, Messina con un record regionale di presenza, il Live Kom ‘015 termina a Padova con altre due date sold out. Otto città che hanno visto “centinaia di migliaia di occhi cuori mani alzarsi verso il cielo”… Una meravigliosa magia che solo Vasco rinnova di concerto in concerto. Per questo il komandante è paragonabile ai grandi del rock, come i Rolling Stones e Bruce Springsteen, riescono a riempire gli stadi, a raggiungere record uno dopo l’altro. Vasco negli anni è riuscito a raccontare in maniera diversa, attraverso i suoi album, il tuo mondo, tutto il tuo mondo, dalla trasgressione giovanile alle bellissime rughe di un rocker che ha vissuto e ha ancora molta voglia di vivere.
Oltre 600 mila i fan accorsi da ogni parte d’Italia per raggiungere L’(Astro)Nave Metal del Kom e poter godere e sentirsi liberi di volare con il loro idolo, Vasco Rossi, l’unico che arriva sempre al momento giusto, quando ne hai bisogno. I suoi concerti, infatti, sono “una necessità” per il suo popolo.
36 anni di palco (“non ho 63 anni ma 36…di palco”), il suo primo concerto il 26 maggio 1979 in piazza Maggiore a Bologna : “Eravamo più noi sul palco che la gente sotto. Avevo convocato per quell’occasione tutti i miei amici a suonare con me…”.
Oggi il Live Kom, lo spettacolo rock più potente ed emozionante al mondo, continua a raggiungere centinaia di migliaia di fan che negli anni hanno anche trasferito la passione ai loro figli.
Dal primo Live Kom’011 rimangono imbattuti i suoi record: 4 volte consecutive a Milano S.Siro nel 2011,per oltre 230.000 presenze; 4 volte consecutive a Torino Olimpico nel 2013, per 150.000; 3 volte consecutive a Bologna Dall’ara, nel 2013, per 130.000; 3 volte consecutive a Roma Olimpico, nel 2014, per 165.000.
Grazie all’arrangiamento heavy, il brano “Sballi” (ravvicinati del Terzo tipo) è diventato il simbolo della scaletta ‘015 basata sul presente di “Sono innocente ma…”, con uno sguardo al passato (“Deviazioni”, “Credi Davvero”). E soprattutto al Vasco di domani.