Da Roma a Milano, qui si fa la storia. Testa rasata, giubbotto oro metallizzato, jeans e scarpe rigorosamente da tennis, Vasco Rossi si presenta al suo pubblico con un look tutto nuovo. Un nuovo corso per un Vasco nuovo..ma la storia del cantautore continua. L’uomo dei cambiamenti oltre la “fine del millennio” sprigiona un’energia incredibile su di un palco la cui superficie è pari a 800 mq, la scenografia è caratterizzata da 2 gigantesche “V”, come anche la passerella assume la forma di una “V” che entra nel pubblico del prato.
Senza dubbio un concerto rock in cui asco parte a bomba con “Gli spari sopra” e finisce con “Liberi liberi”.
Potente ed emozionante: da “C’è chi dice no” a “Cambia – menti”, da “Stupendo” a “Vivere non è facile” a “Dannate nuvole”, da “Muoviti” a “Come stai” a “Manifesto futurista della nuova umanità”.
In tutto 27 brani per uno show di circa due ore e mezza nel quale resistono alcuni ripescaggi del passato, come “La strega” e “Sballi ravvicinati del terzo tipo” (autentica sorpresa per i fan) e un medley rock di puro godimento (include “Delusa” e “Asilo republic”).
Imprescindibile, irrinunciabile, immancabile la chiusura con “Albachiara”