“Come nelle favole” il principe, anzi il Komandante atterra a Modena Park ed impartisce lezioni di musica; un mega concerto, un evento incredibile ed indimenticabile salutato da 230mila persone. Mai nessun cantante italiano era riuscito nell’impresa di radunare tante persone.
Tutto perfetto, tutto al di là di ogni più rosea aspettativa, mai una nota stonata, tranne Paolo Bonolis, inadatto conduttore e fil rouge dello show per rai Uno.
Una macchina quella di Vasco che ha curato tutto nei dettagli: la logistica del luogo, la vendita dei biglietti, la scaletta confezionata per far “vivere una favola” a tre generazioni di fan; già, perchè quando si è entra nel mondo del Blasco ci trovi i giovani, i meno giovani tuti uniti nel verbo del Kom, quello stringato, essenziali, quello capace di farti riflettere e sognare, ma soprattutto quello che ti unisce nella visione unica del rocker di Zocca.
Lui e la sua favolosa band (Pastano, Solieri, Moroni, Golinelli, Innesto, Burns tutti dei miti della musica dal vivo, capitanati da Guido Elmi e con la guest Gaetano Curreri), soli “contro” 230mila persone, un ‘emozione unica, forte a cui il cantante non rinuncia. Calmo, concentrato, divertito, sale sul palco ed apre con “Colpa d’Alfredo” come tributo al luogo dove tutto è cominciato.
Poi un viaggio sonoro nei suoi successi anni Ottanta con la splendida “Anima fragilE2 un brano struggente, unico suonato al piano da Gaetano Curreri, che favola.
“Le bollicine” inebriano il pubblico, che si prepara a “vivere una favola” con “Silvia”, “Jenny” con tutti i brani manifesto di Vasco. “Gli incontri ravvicinati del terzo tipo” si sposano con “Vivere”, con “gli spari sopra2. Una musica forte, dinamica, con cui sopra e sotto al palco si fa festa.
Si va avanti con energia e “va bene così”, perché “siamo i soliti quelli delle illusioni, delle grandi passioni, noi siamo quelli che continuano ad essere una platea che ha già concesso tanto, compreso il solito topless collettivo su “rewind.
Sii benedetto Vasco per la scaletta che hai organizzato perché noi tutti, davanti alla tv o con te a Modena ci facciamo ipnotizzare da te, godere fino all’infinito e per questo ti ringraziamo, sai “noi siamo i soliti, fatti così”. E guardateli questi qui, sono stupendi, sono “liberi…liberi”, sono i discepoli del grande Kom.
E poi un crescendo emozionale fino alla fine; le note leggere di “Sally” ci mandano quasi al tappeto, ma si resiste perché “Siamo solo noi”. Si continua a sognare e cominciamo a ringraziarti per le emozioni che ci doni, che ci hai donato, le nostre “deviazioni” le centuplici ma noi ti amiamo e tu lo sai.
Che bella favola con te, una favola che ci unisce oltre la pazzia, oltre la paura, si perché un’occasione così espone tutti alla follia di qualcuno deciso a fare una strage, ma l’amore è forte, va oltre tutto, tutti: noi ti siamo qui ed abbiamo trovato il nostro “senso”, sei tu Kom. Che belli che siamo, ma ci hai visi? siamo innamorati con queste facce qui, siamo la vita.
Aspettiamo l’alba, la tua, la nostra e poi forse ci ritroviamo al Roxy bar o forse ci ritroviamo ancora qui.
Grazie Vasco.