E’ giunta a conclusione la sessione estiva di calciomercato: tre mesi infuocati che hanno visto protagonisti dirigenti, procuratori, giornalisti e, naturalmente, calciatori di tutto il mondo, e che hanno cambiato le carte in regola di quella che è la nuova stagione calcistica.
Tanti i movimenti che sono avvenuti in Italia, tra grandi colpi, occasioni mancate, addii e scommesse. Questo il podio finale del mercato delle squadre di Serie A:
JUVENTUS – ORO: Dani Alves, Benatia, Pjaca, Cuadrado e, soprattutto, Pjanic e Higuain sono acquisti che eleggono la Vecchia Signora a regina incontrastata del mercato italiano (e non solo). Un mercato che rasenta la perfezione: unico neo, l’acquisto di Witsel sfumato all’ultimo, che avrebbe ulteriormente puntellato il centrocampo. In ogni caso, quello compiuto da Marotta e Paratici è un autentico capolavoro: sta ora ad Allegri gestire questi campioni nel migliore dei modi. Compito non sempre facile.
NAPOLI – ARGENTO: Gli Azzurri sono privi di Higuain, è vero, ma dalla sua cessione sono arrivati in cassa 94 milioni che sono stati prontamente reinvestiti: innanzitutto la punta, Arkadiusz Milik, attaccante polacco classe 94 che si è presentato al San Paolo con una doppietta, e poi il centrocampo che è stato puntellato con tanti innesti giovani e di belle speranze: Diawara, Rog e Zielinski sono profili interessantissimi. In difesa, finalmente si è conclusa la telenovela Maksimovic, con il talentuoso difensore serbo pronto a indossare i colori azzurri.
TORINO – BRONZO: le cessioni di Bruno Peres, Glik e Maksimovic non sono da poco, ma gli acquisti di Ljajic, Iago Falque, De Silvestri, Tachtsidis, Valdifiori e Hart, numero 1 dell’Inghilterra, in prestito secco con il 70% dell’ingaggio a carico del Man City, proiettano il Torino nell’Olimpo di questa sessione di mercato.
Per quanto riguarda le altre?
Tra le due romane, chi delude di più è la Roma, alla quale non basta il rientro di Strootman per sopperire all’assenza di Pjanic. Bruno Peres, Vermaelen, Fazio, Juan Jesus e Mario Rui puntellano la difesa, ma non permettono un significato salto di qualità. La Lazio, dal canto suo, sistema il reparto difensivo con gli interessanti Bastos e Wallace, e affida l’attacco a Ciro Immobile.
A Milano, gioiscono i tifosi nerazzurri, si disperano quelli rossoneri: Candreva, Banega, Joao Mario e Gabigol sono profili di altissimo livello per De Boer che, in verità, deve ancora trovare il giusto assetto tattico. Il Milan, invece, tra Lapadula, Gomez e l’oggetto misterioso Vangioni chiude un mercato molto deludente: non basta Mati Fernandez, letteralmente strappato al Cagliari nelle ore finali di mercato.
Sorprese arrivano da due delle neopromosse: Pescara e Cagliari hanno allestito due squadre che hanno tutte le carte in regola per puntare alla salvezza: Aquilani e Cristante da una parte, Bruno Alves, Padoin e Borriello dall’altra, hanno esperienza e qualità giusta per tentare l’impresa. Il Crotone, complice la cessione del bomber Budimir, sembra già essersi condannato.
In casa Genoa, si segnala l’acquisto dell’ala sinistra argentina Ocampos, mentre la Samp cambia centrocampo con le cessioni di Soriano e Fernandes e gli innesti di Linetty e Cigarini.
Il mercato della Fiorentina è un’incognita: Corvino ha lavorato molto sul fronte sudamericano che, come si sa, è un’arma a doppio taglio. La cessione di Marcos Alonso preoccupa i tifosi e il mancato ritorno di Jovetic lascia con l’amaro in bocca.
Per il Sassuolo, impegnato in Europa League, si segnalano l’acquisto di Matri e le importanti cessioni di Vrsaljko e Sansone.
E le nuove panchine?
Ottimo l’inizio di campionato per Juric e Giampaolo che, per ora, hanno portato Genoa e Samp in testa alla classifica. Buono l’avvio anche per Mihajlovic, che si gode l’esplosione di Belotti, per Montella che, sulla panchina del Milan, sta tentando di dare un’identità di gioco, e per Iachini alla guida di un’Udinese rivoluzionata. Deludono, invece, De Boer (Inter) e Martusciello (Empoli), i quali dovranno trovare presto l’assetto giusto per non incorrere in ulteriori guai.
Dopo l’antipasto delle prime due giornate e con le rose ormai al completo, che si aprano le danze!