Valeria Farinacci è tra le nuove proposte del Festival di Sanremo (dal 7 all’11 febbraio), in gara con il brano “Insieme” di Giuseppe Anastasi. La musica però non è il suo unico interesse. Appassionata di lingue, si iscrive all’università e nel 2014 vince una borsa di studio per una delle più prestigiose università dell’Inghilterra: l’University College London (UCL). Un periodo che permette a Valeria di avvicinarsi anche alla musica anglosassone. Nello stesso anno ottiene una borsa di studio al CET di Mogol, dove conosce Giuseppe Anastasi (compositore e autore di canzoni, quali “Sincerità” e “Controvento” “La notte”,“L’amore è un’altra cosa” e “Guardando il cielo”). Da questo incontro nasce una collaborazione che porta Valeria Farinacci dapprima ad aggiudicarsi il concorso Area Sanremo e conseguentemente al debutto sanremese previsto nella categoria Giovani della prossima edizione del Festival di Sanremo. Il 10 aprile uscirà “Insieme” un mini album con 5 brani (Insieme, Cuore rotto , Per tutta la notte , Dopo cena, Insieme – acustic version: impreziosito da una versione di Insieme con un arrangiamento per sola chitarra firmato Massimo Varini) che racchiude diverse sonorità.
Insieme è il titolo del brano col quale partecipi alla prossima edizione del Festival di Sanremo nella categoria Giovani.
«È un brano che ha un messaggio molto positivo, di speranza. C’è questo forte bisogno di stare insieme, inteso sia come rapporto di coppia, sia come globalità di persone, che devono stare unite in una comunità. È un messaggio necessario da comunicare, di cui abbiamo bisogno, specialmente in un momento storico-politico internazionale così delicato e complesso. Nel testo ci sono frasi in cui dico “Bisogna stare insieme …Dobbiamo stare insieme” ed è vero. Un concetto molto semplice ma allo stesso tempo complesso da applicare».
È il messaggio che vuoi lanciare con questo brano?
«Sì, è proprio questo il messaggio che voglio portare sul palco dell’Ariston. Insieme a Giuseppe abbiamo scelto Insieme perché ci piace l’idea di condividere questo nostro pensiero con il pubblico».
Parliamo della collaborazione con Giuseppe Anastasi.
«L’ho conosciuto in occasione della mia borsa di studio al CET di Mogol, lui era l’insegnante del corso autori. Da quel momento è nato il nostro progetto, la nostra collaborazione. Oltre al brano sanremese, il 10 febbraio uscirà un mini album che porta lo stesso titolo della canzone del festival, con 5 brani scritti da Giuseppe. Ci siamo veramente divertiti nel realizzare questo progetto discografico».
Come ti stai preparando per il festival?
«Abbiamo avuto la fortuna di provare più volte. Non me l’aspettavo, devo essere sincera. Pensavo che i giovani non avessero molto spazio, invece mi sono ricreduta. È stato emozionante provare con l’orchestra, da brivido. Una bella sensazione che porterò sempre con me. Per la mia esibizione sto cercando di essere calma. Mi aspetto di vivere una bellissima esperienza, con il cuore, e di godermi la performance in sé, di comunicare, di emozionarmi e di emozionare».
Cosa rappresenta per te il Festival di Sanremo?
«È una grande occasione per far arrivare la mia musica ad un pubblico più grande».
Cosa sogna Valeria Farinacci?
«Coltivo due grandi passioni, la musica e le lingue straniere. Il mio sogno è di riuscire a portare avanti entrambi i due progetti. Ci riuscirò? Volere e potere, quindi mi impegnerò al massimo affinché i miei progetti vadano avanti nel migliore dei modi. Anche perché non ci sarebbe Valeria senza la musica e non ci sarebbe Valeria senza la passione per le lingue».