È bello ascoltare la musica vera, quella suonata con strumenti che oggi nemmeno si conoscono più. Per questo dono dobbiamo ringraziare il cd “Urca cantautrici e cantautori 2020” un prezioso cofanetto di dodici autori uscito da poco per Polosud records.
Una caratteristica vincente del lavoro è la commistione di stili, un susseguirsi di sonorità che pur non avendo nulla in comune si sposano e permettono di viaggiare chiusi in una stanza, cullati anche dall’alternanza tra dialetto napoletano e lingua italiana
L’apertura della compilation è affidata ad Andreasbanda con il brano “Uno si sveglia” che per musica e parole è una vera sveglia, un incentivo ad andare avanti anche in tempi difficili.
Gabriella Pascale con la sua stupenda voce con “Vorrei” racconta una Napoli del dopoguerra su base latineggiante ed anche Giovanna Panza con “Addore ‘e primmavera” e Gabriella Rinaldi “Lupe” confezionano due perle le cui sonorità confermano la loro qualità.
È un continuo sognare in questo album sulla solida esperienza musicale degli interpreti, molti dei quali sono stati protagonisti del panorama musicale in altri tempi, quelli di lotta in cui la musica dovevi saperla fare anche in maniera ‘artigianale’; potremmo parlare di musica di militanza, quel genere che conosce bene Massimo Mollo che col suo “Pezza rossa” omaggio a Izet Saraijlic grande poeta bosniaco.
Gianni Cesarini nel suo scritto prefazione al cd definisce Ugo Gangheri, che per l’occasione ha composto il brano “Adduormame”, “un’anima pura, creatore di sonorità intense”, ed anche in questa canzone, con voce melodiosa, sogna l’utopia di un mondo migliore; il brano, come spesso accade, è un raffinato momento: pausa da ogni dolore e gioia per l’udito.
Antonella Monetti e la sua “La strada dentro te” un canto d’amore dove musica e parole restituiscono la poliedricità e maestria musicale dell’artista.
Michele Contegno con “Al sud del sud dei santi” dal sapore colto che oggi rappresenta anche un ultimo canto del cigno dell’autore, Peppesmith con “La città che grida” mediterranea e intensa canzone, Marco Francini con “Proteggi la terra mia” che è un vero inno per il Sud, Myriam Lattanzio con “Meglio ‘e Na canzone” interprete capace di scrivere non solo canzoni ma testi potenti ed evocativi come in questo caso, arricchiscono il cd con la loro innata capacità musicale.
Questo lavoro merita l’attenzione del pubblico, degli addetti ai lavori, di tutti quelli che amano la musica vera; ci vuole coraggio per pensare ad un’operazione così perché il pubblico oggi cerca altro, ma direi che si deve parlare di scommessa vinta.
Un bravo a tutti gli artisti presenti che ci hanno regalato una compilation di elevata qualità che ci fa fare pace con la musica. Grazie a tutte le cantautrici e ai cantautori e ai tantissimi musicisti che hanno partecipato al CD.