Il film è stato presentato fuori concorso alla 74esima edizione del Festival di Cannes
Una storia d’amore e di desiderio della regista Leyla Bouzid arriverà nelle sale italiane il 25 marzo grazie a Cineclub Internazionale Distribuzione. Secondo lungometraggio della regista tunisina, già autrice del pluripremiato Appena apro gli occhi- Canto per la libertà, il film è stato presentato fuori concorso alla 74esima edizione del Festival di Cannes.
Al centro della vicenda una storia che assume una risonanza forte e singolare nel presente, raccontando l’emancipazione sentimentale e sessuale che si raggiunge attraverso l’educazione, agli studi che danno accesso alla cultura, all’amore per i libri e le parole.
Protagonista è Ahmed (Sami Outbali), un giovane studente francese di origini algerine, cresciuto in una banlieue parigina. Appassionato di letteratura, sceglie di studiare lettere alla Sorbona. Qui incontra Farah (Zbeida Belhajmor), una giovane studentessa tunisina. Insieme scopriranno un corpus di letteratura araba erotica di cui non si immaginava l’esistenza.
Noi di Mydream abbiamo partecipato via streaming alla conferenza stampa di presentazione del film.
Ecco come la regista Leyla Bouzid ha introdotto il film: «Volevo raccontare la storia di un giovane uomo che fatica a vivere con pienezza un sentimento d’amore. Ahmed è letteralmente sovrastato dal desiderio ma cerca in tutti i modi di resistergli. È un ragazzo di cultura araba perché è la cultura che conosce meglio ma è pieno di dubbi e di fragilità e non riesce ad accettare i suoi slanci vitali. Avevo questa necessità di esplorare la vita intima di Ahmed, filmare la sua parte di mistero e cercare di comprenderla. La sua resistenza mi sembrava risuonare particolarmente in questo territorio periferico, in cui il sentimento amoroso è spesso attraversato dai non detti. Là dove domina l’immagine di una virilità esacerbata, ho voluto dare un autentico spazio alla fragilità maschile e accordare una parte significativa alla sua sessualità».
Le domande dei giornalisti accreditati non si sono fatte attendere.
Il personaggio di Ahmed è trasgressivo rispetto allo stereotipo maschile della cultura araba?
«Si per certi versi quali ad esempio i dettami dell’islam nei confronti della figura maschile in generale. Ecco perché sebbene innamorato di Farah e sconvolto da questo desiderio cerca in tutti i modi di resistere alla passione».
Come ha lavorato con gli attori?
«Il personaggio di Ahmed doveva avere l’aggressività di un ragazzo vissuto nelle banlieue ed una notevole carica di sensualità. Avevo visto Sami in una serie televisiva . Ho parlato molto con lui e gli ho spiegato che tipo di erotismo dovesse avere il suo personaggio. La gran parte del mio lavoro di regista è stato quello di scegliere bene gli attori e farli interagire tra loro».
Che tipo di personaggio è Ahmed?
«É un personaggio molto complesso e sfaccettato ed il film non vuole esprimere un giudizio su di lui. Ha sempre vissuto in periferia e a tratti è anche depresso e pauroso. Varie ragioni lo spingono ad avere questo comportamento e spero che esse siano state ben descritte nel film».
Alcune battute possono essere riconducibili alle sue esperienze personali? (es. Questa non è la nostra cultura, è quello che vogliono farci credere).
«No, assolutamente. È un lavoro di finzione che si basa ovviamente sull’osservazione della realtà. È tutta una riscritture creativa. Il film non è una trasposizione degli eventi di tipo documentaristico».
Le musiche sono molte belle e funzionali alle scene. Ci sarà la pubblicazione su un disco della colonna sonora del film?
«No. Le musiche sono state create intorno ai caratteri dei personaggi, in particolar modo il brano suonato al sassofono, composto da un mio amico sassofonista proprio per il film. Poi abbiamo attinto dalla musica tradizionale tunisina o da brani pop arabi».
Quali sono stati i testi poetici e letterari erotici che hanno ispirato il film?
«Innanzitutto Layla e Majnun di Nizami Ganjavi che io ho studiato al liceo, un testo del VII secolo. E poi Il giardino profumato delle delizie sensuali, un manuale arabo relativo al sesso che risale al XV secolo di Muhammad An-Nafzawi. La letteratura araba è ricca di libri erotici».