«Questa è la ragazza/per la quale cadono tutte le lacrime…/Questa è la ragazza che ha superato il limite…/Questa è la ragazza che desiderava essere ascoltata…/Questo è il vino della casa…». Patti Smith
Amy: Beyond the Stage è il titolo della Mostra dedicata ad Amy Winehouse, una delle cantanti più amate negli ultimi decenni, morta a soli 27 anni per coma etilico nella sua casa al numero 30 di Camden Square a Londra nel 2011.
Quando pensiamo ad Amy ci vengono subito in mente le immagini impietose dell’ultimo concerto che tenne al Kalemegdan Park di Belgrado, in Serbia, il 18 giugno del 2011, poco più di un mese prima della sua scomparsa. Completamente ubriaca ed imbottita di psicofarmaci e droga non si reggeva in piedi, biascicava parole senza senso, si toccava i capelli e i ventre, si aggrappava ai due coristi Zanon Thompson e Ade Omotayo che disperatamente cercarono di proporre al pubblico alcuni suoi brani. Ma le ventimila persone presenti sommersero Amy con il loro dissenso fatto di fischi e di offese. Amy indossava un abito verde e nero con stampa di bambù, venduto poi ad un’asta a Los Angeles per 243.200 dollari(circa 210.000 euro)!
Amy Winehouse era al di là di tutto questo: una ragazza ricca di talento e non solo una cantautrice ma anche una brava stilista (il marchio Miss Sixty è suo), produttrice discografica ed eccellente chitarrista. Il suo primo album Frank conteneva già le caratteristiche della sua musica e della sua voce inconfondibile. Il secondo album Back to Black la consacrerà portandola alla vittoria di ben cinque Grammy Award.
La Mostra, organizzata dal Design Museum di Londra, in collaborazione con The Estate of Amy Winehouse, sarà visitabile fino al 10 aprile prossimo. Ai visitatori sarà raccontata la storia di Amy sin dagli inizi della sua carriera attraverso video, foto, interviste, oggetti personali, diari. Sono esposti anche alcuni abiti che ha indossato durante i concerti, le scalette scritte a mano da lei stessa e la sua mitica chitarra blu Daphne Fender Stratocaster. Una Mostra quindi retrospettiva che traccia un profilo inedito di Amy con i suoi tatuaggi e i suoi look indimenticabili.
Per tutti coloro che non potranno recarsi a Londra consigliamo la lettura di Amy Mia figlia ,una biografia scritta da Mitch Winehouse nel 2012 e pubblicata in Italia da Bompiani. I proventi della vendita del libro vanno alla Winehouse Foundation per aiutare bambini e giovani ad affrontare le “difficoltà e le avversità incontrate nella loro esistenza”.
Nella prefazione del libro Mitch: «Spero che leggendo questo libro possiate comprendere meglio e da una nuova prospettiva, la mia amata figlia Amy». Promessa mantenuta.