Acclamatissimo il conferimento della laurea honoris causa in imprenditoria e creatività per il cinema, teatro e televisione ad Ugo Gregoretti, l’indiscusso e poliedrico maestro del cinema della seconda metà del ‘900 ai giorni nostri. Il prestigioso evento di proclamazione ha avuto luogo presso la sede dell’aula magna dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Un ambiente fertile e ad ampio spettro per tutto ciò che concerne la crescita sempre più visibile di indirizzi di laurea nella comunicazione per il cinema ed il teatro, dove il maestro, viene riconosciuto tra i più grandi appassionati docenti di scrittura per il cinema e la televisione.
È apparso visibilmente emozionato, raccolto da un temperamento pacato ed amabile, soprattutto di rara disponibilità nei riguardi di chiunque fosse in sala per congratularvisi.
La celebrità di Gregoretti ha avuto inizio nel 1961 con la rubrica di costume Controfagotto seguita nel 1967 dalla serie televisiva Il Circolo Pickwick, che ha inaugurato una lunga e famosa serie di importanti sceneggiati, tra questi: LeTigri di Mompracem e Le uova fatali. In ambito cinematografico il regista spicca con I Nuovi Angeli l’episodio del film collettivo Rogopage di lì a breve tempo, con il celebre film fantascientifico Omicron. A seguire gli anni d’oro con Apollon, una fabbrica occupata e Il contratto. Egregio il lavoro autobiografico firmato nel 1990 Maggio Musicale. L’emozione dell’importante momento è stata moderata dalla figura di Marino Niola, scrittore, giornalista ed affermatissimo antropologo della contemporaneità, insieme con Mario Martone, insignito regista e sceneggiatore cinematografico. “Che la tua arte sia una corsa che vola verso la tua anima ed il tuo cammino”, espressione di ripresa di Gregoretti, fa da introduzione al discorso di Niola che non ferma per un attimo di applaudire verbalmente il maestro, descrivendone la personalità e la somma bravura, in termini di “geniale battitore libero” con la capacità di mescolare i generi animati da audacia e sagacia. Il trasformismo e la poliedricità costituiscono gli aspetti più salienti della sua acutissima mutazione antropologica che coinvolgerà i generi cinematografici.
È stata poi la volta di Mario Martone che ha comunicato con oggettività mescolata a grande stima, la figura di Gregoretti secondo una rappresentazione difficile da scolpire; uno dei pochi ad essersi mosso nel cinema , nel teatro, nella lirica , certamente tra i più eccellenti registi ed autori italiani nonché ricercato giornalista e drammaturgo. L’attribuzione della laurea ha poi riconosciuto ad Ugo Gregoretti quella sensibile umanità che tanto ha espresso non unicamente in ambito professionale. La giornata del cinema è proseguita con la proiezione del cortometraggio “La lezione”, realizzato dagli allievi del Liceo Artistico del Suor Orsola Benincasa, insieme alla collaborazione attiva dei docenti ed artisti esterni. Un omaggio di spiccata eccellenza in onore dell’amato Gregoretti.