Un profilo per due (titolo originale “Un profil pour deux”) è la tenera e divertente commedia francese del regista e sceneggiatore Stéphane Robelin, sull’amore, la solitudine, l’amicizia e le relazioni nell’epoca dei social network, in distribuzione nelle sale dal 31 agosto grazie a Officine Ubu.
Al centro della storia troviamo l’ottantenne Pierre e il giovane Alex: due generazioni a confronto, l’uno intraprendente, l’altro goffo, in una trasposizione in chiave moderna del Cyrano de Bergerac. Pierre (Pierre Richard), vive in solitudine da quando è mancata la moglie. Per questo sua figlia decide di regalargli un computer, nella speranza di stimolare la sua curiosità e – perché no? – di permettergli di conoscere nuove persone. Grazie agli insegnamenti del trentenne Alex (Yaniss Lespert), Pierre impara a navigare e presto s’imbatte in un sito di appuntamenti online. Utilizzando l’identità di Alex, Pierre conosce Flora63 (Fanny Valette), un’affascinante giovane donna, e se ne innamora. Anche la giovane rimane affascinata dallo spirito romantico dei suoi messaggi e gli chiede un appuntamento. Intrigato da questa nuova avventura, Pierre deve a questo punto convincere Alex ad andare all’incontro al suo posto…
Nel cast: Pierre Richard, Yaniss Lespert, Fanny Valette, Stéphanie Crayencour, Stéphane Bissot, Macha Méril, Gustave Kervern, Pierre Kiwitt, Anna Bederke e Philippe Chaine.
«Con Un Profilo per due ho avuto modo di rifarmi alle stesse tematiche del precedente E se vivessimo tutti insieme?. aprendo ulteriormente la discussione sul rapporto fra generazioni. A Pierre si presenta l’opportunità di immedesimarsi in un giovane, da qui l’idea di uno scambio di identità tra un anziano signore e un ragazzo che potrebbe essere suo nipote. Forse si tratta di una reminiscenza della mia infanzia. Ho avuto la grande fortuna di conoscere tutti e quattro i miei nonni. Quando ero giovane li vedevo spesso. Mi hanno dato tantissimo, e mentre io da adolescente acquisivo indipendenza, loro gradualmente la perdevano. Ho trovato questa inversioni di ruoli evocativa». Grazie all’uso di Internet che cementa questo dualismo, la commedia si colloca chiaramente al giorno d’oggi… «Volevo raccontare una storia moderna con cui lo spettatore si potesse identificare. Internet è un segno della modernità. Le generazioni più giovani che ci sono nate e cresciute non si rendono conto di quanto questo strumento abbia cambiato tutto. Ha aperto il mondo a nuove possibilità di comunicare, viaggiare, incontrarsi, condividere le esperienze, sognare, crearsi una nuova identità e persino innamorarsi, quasi da un giorno all’altro. E tutto questo senza nemmeno uscire di casa! Raramente abbiamo avuto a disposizione un veicolo migliore per la nostra immaginazione. Allo stesso tempo, essendo un strumento relativamente nuovo, alcune persone anziane non hanno avuto la possibilità di apprendere come utilizzarlo nella vita di tutti i giorni. Mi sembrava una grande opportunità fare incontrare un anziano signore e un giovane uomo davanti a un computer. Poi ho sviluppato la storia. L’anziano signore seduce virtualmente una giovane donna e se ne innamora follemente. Grazie a lei trova una nuova prospettiva di vita, ma deve continuare a mentire per far evolvere questa relazione, e siccome ha usato la foto del suo insegnante di Internet per conoscerla, è fondamentale mandare lui a incontrarla al suo posto. Un Profilo per due è sostanzialmente un Cyrano dei nostri tempi. Pierre potrebbe essere Cyrano, Alex, Cristiano e Flora, Rosanna… ma le somiglianze con i personaggi di Rostand finiscono qui, perché il mio film è una commedia a lieto fine».