Al Teatro Bellini di Napoli, debutta in anteprima nazionale Qualcuno Volò Sul Nido Del Cuculo di Dale Wasserman, nell’adattamento di Maurizio de Giovanni, con Daniele Russo ed Elisabetta Valgoj, per la regia di Alessandro Gassmann; una produzione Teatro Bellini di Napoli (repliche fino a dom. 19 Aprile).
Qualcuno Volò Sul Nido Del Cuculo è il romanzo che Ken Kesey pubblicò nel 1962, dopo aver lavorato come volontario in un ospedale psichiatrico californiano. Racconta, attraverso gli occhi di Randle McMurphy – un delinquente che si finge pazzo per sfuggire alla galera – la vita dei pazienti psichiatrici e il trattamento coercitivo e disumano che veniva loro riservato. Nel 1971 Dale Wasserman ne realizzò un adattamento per Broadway, che costituì la base per la sceneggiatura dell’omonimo film da Oscar di Milos Forman, con Jack Nicholson. In questa versione, Maurizio de Giovanni avvicina la narrazione a noi, cronologicamente e geograficamente. Randle McMurphy diventa così Dario Danise e la sua storia, come quelle dei suoi compagni, alle prese con la perfida Suor Lucia (nell’originale, Infermiera Ratched), si trasferisce nel manicomio di Aversa nel 1982. “La malattia, la diversità, la coercizione, la privazione della libertà – spiega Gassmann – sono temi che da sempre mi coinvolgono e che amo portare in scena. La spavalderia, l’irriverenza, lo spirito di ribellione di Danise, porterà scompiglio e disordine nel mondo rigidamente regolato dell’ospedale. Ma, allo stesso tempo, la sua travolgente carica di umanità contagerà anche gli altri degenti, creature vulnerabili, passive, inerti, e risveglierà anche in loro la voglia di esprimere liberamente le loro emozioni e i loro desideri”.
Partendo da queste considerazioni, Alessandro Gassmann intesse uno spettacolo assolutamente potente, sia dal punto di vista visivo che emotivo. L’accento qui è posto sul rapporto tra individuo e potere costituito, oltre che sulla denuncia dei metodi di cura disumani che anche qui da noi venivano un tempo praticati. Daniele Russo ed Elisabetta Valgoj sono in uno stato di grazia. La loro carica emozionale ed espressiva è la base su cui poggia la riuscita di uno spettacolo coinvolgente, ben articolato e ritmato. Val la pena di ricordare alcuni dei numerosi interpreti, tutti all’altezza della prova non facile: Daniele Marino, Mauro Marino, Marco Cavicchioli, Alfredo Angelici, Giacomo Rosselli, Gilberto Gliozzi. Sorprendenti le scene di Gianluca Amodio, integrate dalle videografie di Marco Schiavoni, il disegno luci di Marco Palmieri e i costumi di Chiara Aversano.
Da non perdere.