L’astronauta Samantha Cristoforetti ha gustato un caffè realizzato con la macchinetta con capsule a zero G “ISSpresso”, un piacevole momento di relax e sopratutto un esperimento scientifico utile per capire come si comportano i fluidi ad alta pressione ed in assenza di peso.
La “macchinetta del caffé”, frutto di una collaborazione tra l’azienda Argotec, l’Agenzia spaziale italiana (Asi) e Lavazza, è arrivata sulla Stazione spaziale a bordo della navicella Dragon di SpaceX, il mese scorso. Pesa una ventina di chili e, oltre a permettere la preparazione dell’espresso, è stata pensata anche per preparare tè, tisane e brodi per la reidratare cibi liofilizzati.
“L’esperimento è un’opera di elevata ingegneria, frutto di una collaborazione tra pubblico e privato che ha prodotto soluzioni innovative – ha così commentato l’esperimento Roberto Battiston, presidente dell’Asi – porteranno non solo benefici psicologici immediati per gli astronauti ma importanti ritorni positivi sulla Terra e vantaggi tecnologici per le future missioni spaziali”.
Nel test di ieri, l’astonauta Samantha ha bevuto dunque il suo primo “Caffé Spaziale” attraverso una speciale tazzina con cannuccia per poi, insieme al collega americano Scott Kelly, giocare con le gocce di caffé rilasciate dalla cannuccia.
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