Al centro della nostra galassia non ci sarebbe un gigantesco buco nero, bensì un cunicolo spazio-temporale, collegato ad un’altra parte del nostro universo o forse proprio ad un altro universo.
Per confermare queste affermazioni occorreranno però alcuni anni di osservazione realizzate con un nuovo interferometro a raggi infrarossi chiamato Gravity, in via di costruzione all’interno della struttura del grande telescopio nel deserto di Atacama in Cile.
Due scienziati uno fiorentino, Cosimo Bambi, ed un altro cinese, Zilong Li, hanno infatti scoperto il sistema di distinguere un buco nero da un wormhole, o cunicolo spazio-temporale, pur ritenuto possibile dalla teoria della relatività generale, non è mai stato osservato, neanche indirettamente.
Nella loro ricerca (Distinguishing black holes and wormholes with orbiting hot spots, pubblicata l’8 maggio di quest’anno) Bambi e Zilong Li prendono in considerazione uno specifico oggetto spaziale, vale a dire Sagittarius A, situato nella Via Lattea, scoperto nel 1974. Dalle osservazioni fatte sulla stelle vicine si è scoperto che Sagittarius A è estremamente denso, tanto da candidarlo come il potenziale super-buco nero posizionato al centro della nostra galassia, ma, secondo i due scienziati vi sarebbe una seconda spiegazione: Sagittarius A sarebbe un cunicolo spaziotemporale creatosi un’istante dopo il big bang ed attorno al quale poi si sarebbe venuta a formare la nostra galassia.
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