Dopo gli spettacolari voli radenti fra gli anelli iniziati lo scorso aprile, che hanno permesso di inviare a Terra informazioni preziose, per la sonda Cassini è iniziato il conto alla rovescia: il prossimo 15 settembre scenderà in picchiata nell’atmosfera di Saturno vaporizzandosi.
Il lavoro della Sonda possiamo costatare essere stato prezioso soprattutto grazie a un ‘orecchio’ molto attento e speciale, quello del Sardinia Radio Telescope (Srt) dell’Istituto Nazionale di Astrofiica (Inaf). I dati raccolti raccontano le ultime tappe di una missione iniziata 20 anni fa e nata dalla collaborazione tra Asi, Agenzia spaziale europea (Esa) e Nasa. Dati che in questi ultimi giorni di agosto ci informano che la Sonda Cassini ha compiuto il suo ventesimo passaggio tra gli anelli di Saturno: “il più vicino e radente alla sua atmosfera” ha precisato Enrico Flamini (coordinatore scientifico dell’Agenzia spaziale italiana), catturando nuove immagini degli anelli visti dall’interno.
Grazie ai dati raccolti in questa fase finale della missione, iniziata lo scorso 26 aprile, ci sono state scoperte inaspettate: è emerso “che nello spazio tra gli anelli e l’atmosfera di Saturno ci sono molte meno particelle del previsto, è quasi del tutto vuoto”, sottolinea Flamini. Inoltre si sono acquisiti altri nuovi parametri importanti, “come quelli relativi al campo magnetico. Possiamo misurare da vicino un ambiente di cui non sapevamo nulla fino a poco fa”.
Il calendario della missione prevede altri due passaggi radenti della Sonda Cassini agli anelli di Saturno: uno tra il 30 agosto e il 5 settembre, l’altro tra il 5 e 12 settembre, prima della ‘picchiata’ finale del 15 settembre. Si ricorda poi che: “La discesa della sonda nell’atmosfera di Saturno è in programma alle 3.44 del mattino (ora italiana), per concludersi intorno alle 5,00. Cassini – conclude Flamini – brucerà nell’atmosfera di Saturno proprio come i meteoriti che entrano nella nostra atmosfera. Sembrerà una stella cadente”.