Fino al 19 dicembre sarà possibile visitare, presso gli Uffizi di Firenze, il busto di Costanza Bonarelli di Bernini (ritratto dell’amante dello scultore, da lui stesso sfregiata per gelosia) e gli scatti di Ilaria Sagaria (opere che vedono protagoniste donne sfigurate con l’acido).
Nel busto in marmo (databile 1637-1638), dedicato a Costanza Piccolomini Bonarelli, l’artista ritrasse la donna con naturalezza e intimità che, oggi, noi guardiamo non solo come un capolavoro di uno dei massimi scultori del barocco, ma siamo invitati a meditare anche sulla violenza dei forti contro i deboli. A parlare del dramma della violenza, alla presentazione della mostra è stata Filomena Lamberti (vittima di violenza con l’acido) cosi come le fotografie di Ilaria Sagaria sono dedicate alle donne che hanno subito attacchi con acido: scatti che raccontano poeticamente il dolore e la solitudine delle vittime degli attacchi con sostanze corrosive (un volto investito da sostanze corrosive che bruciano la pelle ed erodono ossa e cartilagini, condannando ad un calvario fisico e psicologico).
La mostra viene organizzata nel mese in cui ricorre la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e pone in dialogo le immagini di Sagaria col capolavoro di Bernini, in prestito dal Bargello.