É tutto pronto per la Terza Edizione del Campania Libri Festival-Fiera dell’editoria che si terrà dal 3 al 6 ottobre al Palazzo Reale di Napoli dove per l’occasione, grazie alla collaborazione del direttore Mario Epifani, il pubblico avrà libero accesso a tutto il complesso, compresi gli appartamenti reali.
La manifestazione che lo scorso anno ha visto la partecipazione di oltre 35mila presenze, è finanziata interamente dalla Regione Campania e organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Alessandro Barbano, diretta da Ruggero Cappuccio e affidata alla cura editoriale del filosofo e docente universitario Massimo Adinolfi.
Stamani si è tenuta la conferenza stampa di presentazione nella Sala Giunta della Regione Campania in Via Santa Lucia 81 e noi di Mydreams eravamo presenti. Hanno partecipato: Alessandro Barbano, Ruggero Cappuccio, Massimo Adinolfi, la giornalista e scrittrice Titta Fiore e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Alessandro Barbano, dopo aver salutato e ringraziato i presenti, ha detto che tale manifestazione è un evento culturale di enorme portata per la Campania e che ha un ritorno civile e sociale.
Massimo Adinolfi ha sottolineato le novità di questa terza edizione così riassunte: potenziamento della sezione editoria per bambini e ragazzi futuri lettori, tre Lectio su tre momenti principali della storia dell’Italia unita (Risorgimento-Fascismo-Nascita della Repubblica) affidate rispettivamente a Carmine Pinto, Alessandra Tarquini e Andrea Graziosi, la nuova sezione Scrittori che leggono scrittori con una particolare attenzione ai traduttori dei grandi classici del ‘900. Adinolfi ha poi ricordato che quest’anno ricorrono i 200 anni dalla pubblicazione delle Operette Morali di Giacomo Leopardi che si interrogava sul perché gli italiani ridono di tutto e di tutti avendo sviluppato una buona dose di sarcasmo e cinismo forse perché privi degli aiuti della lontananza mentre chi legge possiede questo respiro e questa capacità. Leopardi è ricordato anche nel logo del Campania Libri Festival attraverso il simbolo dell’infinito costituito da libri colorati e dallo slogan Diventa infinito, chiaro riferimento ad uno degli idilli più noti del celebre poeta recanatese.
Titta Fiore che si occupa dei rapporti cinema-letteratura ha parlato delle celebrazioni per i 90 anni di Sofia Loren con la proiezione di alcuni film della diva ed, in particolare, il 3 ottobre c/o il Teatro di Corte, alle ore 21.00 della proiezione della versione restaurata del film Matrimonio all’italiana alla presenza di tre grandi attrici che hanno interpretato Filumena Marturano a teatro: Isa Danieli, Lina Sastri, Mariangela D’Abbraccio. Sarà omaggiato anche Massimo Troisi a trent’anni dalla scomparsa con la proiezione del film Il postino presso il cinema Metropolitan di Napoli alla presenza di Maria Grazia Cucinotta, Enzo De Caro e Rosaria Troisi. Anche quest’anno ci saranno tre incontri con personaggi dello spettacolo molto amati dal pubblico: Luisa Ranieri (4 ottobre), Marco D’Amore( 5 ottobre), Sergio Rubini (6 ottobre) .
Ruggero Cappuccio ha poi illustrato il progetto Eretiche di ieri e del tempo presente : Cristina Marconi su Virginia Woolf, Marialaura Simeoni su Elsa De Giorgi, Maria Antonietta Ferraloro su Licy von Wolff-Stomersee, moglie e musa di Tomasi da Lampedusa, Maria Grazia Insinga con il suo A sciame,tutte autrici che nelle loro opere hanno affrontato i destini di donne tormentate ma uniche.
La conferenza stampa si è poi conclusa con l’intervento di Vincenzo De Luca che ha sottolineato gli sforzi della Regione Campania per promuovere , sostenere e finanziare la cultura in Campania su tre direttrici: le alte competenze degli addetti ai lavori, la valorizzazione dell’immenso patrimonio campano, il respiro internazionale di ciascun evento vista la vocazione turistica della nostra Regione. Tuttavia è importante, ha sottolineato De Luca, l’equilibrio tra innovazione e tradizione creando anche eventi artistici che interessano l’arte contemporanea. A breve infatti sarà installata a Piazza Municipio l’ultima opera di Gaetano Pesce Tu si ‘na cosa grande.
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