“Volare”, omaggio a Domenico Modugno, in scena al Teatro della Cometa dal 17 febbraio all’ 8 marzo.Prodotto dalle società Elsinor e Leart, lo spettacolo viene definito dalla critica “un autentico gioiello”, lo spettacolo dal titolo “Volare” è tutto dedicato a Domenico Modugno: un tuffo emozionante nella storia della grande canzone italiana. Nella prima parte, via con le canzoni dialettali e macchiettistiche, da “O ccafè” a “La donna riccia”, da “La cicoria” e “U pisci spada”, alla più famosa “Io mammeta e tu”; fino ai monologhi teatrali e al suggestivo dialogo tra madre e figlia tratto dalla commedia musicale “Tommaso D’Amalfi” di Eduardo de Filippo, eseguito con l’apporto della voce registrata di Pupella Maggio che volle dare il suo contributo proprio a questo spettacolo. Nella seconda parte da atmosfera brechtiana, largo alle canzoni d’amore più famose lanciate da Modugno come “Vecchio frac”, “Tu si na cosa grande”, “Resta cu mme” e così via sino all’ormai inno nazionale “Nel blu dipinto di blu”, cantato e danzato a mo di Tip Tap alla maniera di Fred Astaire. Uno spettacolo coinvolgente ed interattivo, applaudito dalla critica più esigente, che propone un alternarsi sottile di momenti comici e di alcuni più melanconici, di aspetti gioiosi e di suggestive evocazioni poetiche; uno spettacolo in cui Gennaro Cannavacciuolo miscela il pathos di Di Giacomo al realismo triste-ironico di Eduardo, approdando con successo ad una comicità teatral-musicale dai mille volti.
Quando il teatro non è più solo scena ma un vero e proprio colpo al cuore e all’ anima, il teatro diventa vita, si fa vita e dona allo spettatore un senso di pace. E’ ciò che è accaduto alla prima di Volare con un Gennaro Cannavacciuolo praticamente straordinario. Un “animale” da palcoscenico che riesce dal comico al drammatico fino alla canzone, punto focale dell’ intero spettacolo. Domenico Modugno rivive attraverso questo straordinario interprete che fa brillare gli occhi. Scopre il teatro all’età di 8 anni quando, in una recita scolastica, indossa i panni di Pinocchio e già allora capisce che il suo destino sarà la recitazione ed è tutto chiaro. Non ci sono effetti speciali, niente di niente, solo musica e teatro, il gran teatro. Complimenti!