Torna per il ventiquattresimo anno “Vo’ on the Folks”, storica rassegna diretta da Paolo Sgevano, che indaga il rapporto tra le musiche popolari del mondo, in programma dal 2 febbraio al 16 marzo 2019 alla Sala della Comunità di Vo’ di Brendola (Vicenza). Quattro serate/evento con artisti provenienti da Scozia, Portogallo, Belgio, Irlanda, Mozambico e Capo Verde, oltre che dall’Italia, in scena nella cittadina vicentina che ha legato dal 1996 il suo nome al folk.
Sabato 2 febbraio alle ore 21, la cantante e polistrumentista scozzese Rachel Newton apre la ventiquattresima edizione della kermesse. L’artista originaria di Glasgow, vincitrice del BBC Folk Award come musicista tradizionale dell’anno e dello Scottish Trad Award nella medesima categoria, presenta in Veneto (nella sua unica tappa italiana) il suo ultimo album “West”, pubblicato lo scorso settembre per l’etichetta Shadowside Records. Specializzata nel repertorio folk delle isole britanniche e fondatrice del gruppo tutto al femminile The Shee, oltre che membro del collettivo The Furrow Collective e della band scozzese/norvegese The Boreas, Rachel Newton è una raffinata arpista che suona con estrema naturalezza anche il violino e la viola. Quattro i lavori pubblicati da solista: oltre al recente “West”, ha esordito nel 2012 con “The Shadow Side”, seguito da “Changeling” (2014) e “Here’s My Heart Come Take It” (2016).
Il secondo appuntamento del Vo’ on the Folks 2019 ospita, sabato 16 febbraio, la travolgente cantante portoghese di origini capoverdiane, Carmen Souza. Considerata una delle voci più interessanti della nuova generazione della world music, la vocalist classe 1981 originaria di Lisbona è un’artista versatile che fonde in uno stile molto personale batuke, morna, jazz, blues e soul. Ad accompagnarla dal vivo nella sua unica esibizione italiana troviamo il bassista portoghese Theo Pascal e il batterista mozambicano Elias Kacomanolis. Alla Sala della Comunità di Brendola porterà in scena i brani tratti dai suoi 8 album, in particolare quelli dell’ultimo lavoro, “Creology”.
Sabato 2 marzo, invece, il Trio Dhoore è protagonista del terzo evento di questa edizione. I tre fratelli Dhoore – Ward, Hartwin e Koen – suonano insieme da circa vent’anni: dagli esordi in famiglia passando per i primi concert in Belgio, fino ai tour internazionali in giro per l’Europa e il Canada. Nel corso degli anni sono riusciti a creare un sound ben definito, con uno stile strumentale particolarmente innovativo che trae ispirazione dalla scena musicale delle Fiandre e si sviluppa verso nuovi orizzonti. Fisarmonica diatonica, ghironda, chitarre ed effetti elettronici si completano a vicenda, dando vita a un progetto originale allo stesso tempo contemporaneo e tradizionale.
Per la serata conclusiva – 16 marzo – spazio come consuetudine alla musica celtica e all’irish music, con uno spettacolo esclusivo dedicato al suono ancestrale delle uilleann pipes, che vedrà insieme Mick O’Brien, uno dei più famosi piper irlandesi, accompagnato per l’occasione dai Birkin Tree. Tra i principali interpreti della cornamusa irlandese, O’ Brien svolge un’intensa attività concertistica in tutto il mondo, esibendosi con la RTÉ Concert Orchestra, con il gruppo norvegese Vamp, con la cantante Hanne Krogh e la band Secret Garden. A Brendola dividerà il palco con i Birkin Tree, ovvero Laura Torterolo (voce), Fabio Rinaudo (uilleann pipes, whistles), Michel Balatti (flauto traverso irlandese) e Claudio De Angeli (chitarra), storico gruppo italiano nato nei primi anni ’80.