Al via la ventiduesima edizione di Ethnos, il festival internazionale di musica etnica, in programma da sabato 16 settembre a domenica 1 ottobre. Con la direzione artistica di Gigi Di Luca, la kermesse è finanziata dalla Regione Campania con il Poc Campania 2014-2020 ed è organizzata dal Comune di San Giorgio a Cremano, ente capofila.
«Come di consueto – racconta il direttore artistico Gigi Di Luca – sarà un festival molto articolato sul territorio della provincia di Napoli, maggiormente esteso territorialmente rispetto alle precedenti edizioni. Quest’anno, infatti, il festival, oltre ad alcuni comuni dell’area vesuviana come San Giorgio a Cremano, Somma Vesuviana e Casandrino, si svolgerà anche a Bacoli e Massa Lubrense. Ethnos, oltre ad essere un festival internazionale della musica etnica, da anni tende a rivalutare le tradizioni dell’area vesuviana, i beni culturali della costa del Vesuvio, la produzione agricola, valorizzandoli ed aprendoli al grande pubblico e garantendo l’allungamento della permanenza media dei flussi turistici sul territorio. Negli anni il festival ha fatto sì che questo territorio fosse conosciuto anche all’estero, dando la possibilità a molti artisti che si sono esibiti nelle diverse edizioni, di poter ammirare e godere delle bellezze che il nostro territorio ha da offrire. Alcuni di loro sono anche ritornati dopo tempo per approfondire la loro visita. Inoltre grazie ad Ethnos, in molti hanno avuto la possibilità di visitare siti chiusi e conosciuti da pochi. Questo è un altro valore aggiunto da attribuire ad una manifestazione che si rinnova di anno in anno».
Nato nel 1995, Ethnos – Festival Internazionale di Musica Etnica, negli anni è diventato uno dei maggiori osservatori di musica etnica e uno tra i festival di musica più importanti e attesi d’Italia. Il cartellone 2017 comprende sette concerti e uno spettacolo di danza nei comuni del Golfo di Napoli con artisti e personalità provenienti da tutto il mondo.
«La scelta degli artisti – continua Gigi Di Luca – è un lavoro che mi vede impegnato tutto l’anno. Partecipo a diversi festival ed eventi all’estero, dove appunto si esibiscono nuove realtà musicali, molto interessanti. Ed è proprio in questi viaggi che ho scoperto delle realtà di un certo spessore artistico, che sono ben lontane dal target commerciale, ma che si sposano con quelle che sono le linee guida del festival, una manifestazione che a sua volta negli anni ha fidelizzato e coinvolto un pubblico attento alle nuove culture ed etnie, con una continua affluenza di nuovi visitatori. L’obbiettivo del festival non è solo quello che comprende l’aspetto musicale – anche se prevalentemente lo è – ma di diventare sempre più un evento multidisciplinare, in cui ogni artista possa raccontare la sua cultura etnica popolare».
Si parte il 16 settembre nella splendida cornice di Villa Vannucchi a San Giorgio a Cremano, con il concerto di Lura, la nuova stella della musica capoverdiana. Il 17 settembre in Piazza Santa Maria del Pozzo di Somma Vesuviana si terrà l’esibizione del gruppo di Marsiglia Lo Còr de la Plana featuring Paranze Vesuviane. Il 22 sarà la volta di uno spettacolo di danza etno-contemporanea, in Villa Vannucchi a San Giorgio a Cremano, con i danzatori Fernand Anuang’a (Kenya) e Ziya Azazi (Turchia). Sabato 23, la musica della Bandadriatica arriva in Piazza Umberto I, Casandrino, mentre il 24 settembre, in Villa Ferretti a Bacoli, si balla a ritmi afrocubani, soukous, samba, musica araba, funk, reggae, chimurenga ed anche musica indiana con i portoghesi Terrakota. Venerdì 29 settembre in Villa Vannucchi a San Giorgio a Cremanom, in programma il live del pianista e compositore francese Christophe Chassol e lo scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun (intervistato dal giornalista Valerio Corzani). Il poeta e saggista marocchino, principalmente noto per i suoi scritti sull’immigrazione e il razzismo, nell’ambito della serata riceverà il Premio Ethnos, istituito l’anno scorso per dare un riconoscimento ad artisti, intellettuali e scrittori che abbiano saputo interpretare al meglio lo spirito della tradizione anche attraverso la contaminazione ed il cambiamento sociale.
Il programma prosegue con il live della cantante Oumou Sangaré (che sarà premiata al WOMEX 2017) in programma il 30 settembre in Villa Vannucchi. A chiudere la ventiduesima edizione di Ethnos, domenica 1 ottobre nella Piazzetta Annunziata di Massa Lubrense, il gruppo sudanese Alsarah & The Nubatones.