È un periodo ricco di soddisfazioni per il cantautore Tony Maiello, che è tornato sulle scene musicali, con il nuovo singolo “In Alto” (Etichetta Rosso al Tramonto), un inno al coraggio e al non arrendersi davanti agli ostacoli. Il brano è accompagnato dal videoclip, diretto da Mauro Russo per Calbro9, e vede la collaborazione di Nicola Oliva alle chitarre. I cori sono stati registrati da creative music e gli arrangiamenti curati dallo stesso Enrico “Kikkoz” Palmosi. Il cantautore (classe 1989) fa il suo ritorno dopo un periodo di ricerca e di sperimentazione, dove ha dovuto combattere con i mostri del passato: «Avevo perso la strada – spiega – poi ho capito che l’unica soluzione la possiamo trovare solo dentro di noi». Un giorno, forse quello più importante per la carriera di Maielllo, Laura Pausinide decide di cantare un suo brano, “200 note” (ballad contenuta nell’album Simili). Tony ha composto anche diversi pezzi dell’ultimo disco di Francesco Renga e il brano, Credo, contenuto nel nuovo disco di Giorgia. Il prossimo progetto di Tony è atteso per l’autunno e conterrà undici canzoni.
Cosa rappresenta ‘In alto?
«”In alto” è un modo di vedere la vita da un’altra prospettiva. L’ascesa spirituale è un lavoro duro e richiede tempo. Il peso dei pensieri e dei problemi di ogni giorno ci tengono troppo saldi a terra, incatenando così anche i nostri sogni, le nostre scelte, le nostre ambizioni. Una mente che riesce a distaccarsi dallo scorrere del tempo è sicuramente una mente che sta in alto e non si lascia trascinare dagli eventi, ma li domina. Dall’alto è sicuramente più facile intuire la strada da percorrere».
Dici che hai scritto questo brano per farti forza. C’è stato un episodio che ti ha segnato?
«In questi ultimi anni ci sono stati tanti eventi che mi hanno segnato, ma credo che attraversiamo un momento storico in cui quasi tutti vengono colpiti da qualche tempesta. Ho perso la strada, mi sono messo alla ricerca, ho trovato le chiavi sbagliate, fino a capire che le avevo lasciate in tasca. Tante volte non ci accorgiamo che la soluzione è dentro di noi, basta solo scavare bene».
Com’è stato scrivere per Laura Pausini?
«È stata una grande emozione. 200 note per me è molto importante, segna un periodo storico della mia vita. È stato il mio primo brano da “autore”».
Ti ha contattato lei?
«È successo tutto davvero in fretta. Ho inviato il brano alla sua manager e dopo qualche mese è arrivata la bella notizia. Era Pasqua…un bell’ uovo devo dire. Successivamente poi ci siamo incontrati al suo concerto a Bari. Ora, ogni tanto, chattiamo su twitter (ride, ndr)».
In cosa ti senti cambiato?
«Mi sento rinnovato. Ho ammazzato un po’ di mostri in questi anni, ne arriveranno di nuovi, ma conosco i miei nemici ormai. Si diventa forti dopo essere caduti più di una volta».
Rifaresti un talent show?
«Penso di si, ma sicuramente lo rifarei con la testa di oggi e con più canzoni scritte».
In autunno uscirà il tuo nuovo album. Cosa ci puoi anticipare?
«C’è tanta vita in questo album, c’è la mia storia, chi sono e chi sono stato, c’è amore, rivincita, voglia di ballare. È sicuramente l’album che mi rappresenta di più, anche perché sono passati 7 anni dall’ultimo…7 come i colori dell’arcobaleno, 7 come i giorni della settimana, 7 come i chakra, 7 come le note musicali, 7 come le lettere che formano il mio nome. Ci saranno anche dei feturing, insomma, un bel viaggio».