“Ti Porto Se Vuoi”. È il titolo del nuovo singolo de Gli Armonika – giovane duo napoletano composto da Antonio Ucciero ed Erika Calì – il cui video ha registrato 17 mila visite in meno di una settimana dalla pubblicazione su YouTube.
Il brano è un inno all’amore che supera le barriere e le differenze, con sonorità mediterranee e latine, in cui il rap partenopeo si unisce al ritmo irresistibile del reggaeton. Abbiamo scambiato quattro chiacchere con loro per conoscere meglio questa nuova realtà musicale.
Chi sono Gli Armonika e come nascono?
Erika Calì: «Gli Armonika nascono da un’idea musicale di insieme, di armonizzare, ma nello stesso tempo di divertirsi e far ballare. Quindi è nata l’idea, in particolar modo da Antonio, di riarrangiare canzoni, creare mashup in chiave dance, al fine di coinvolgere e far ballare il pubblico. Il nostro progetto va avanti da sette anni, un periodo in cui ci siamo esibiti in diversi locali campani, in cui abbiamo proposto un repertorio nel nostro stile, ovvero quello di mescolare stili, sensazioni e generi».
Alcuni forse ricordano ancora la vostra partecipazione ai provini di X Factor, Com’è andata quell’esperienza?
Erika Calì: Personalmente porto con me un ricordo bellissimo. Le varie tappe, le giornate intere insieme ad altri giovani artisti con la nostra stessa passione, i nostri stessi sogni. Un’esperienza che consigliamo comunque di vivere anche se poi non si viene scelti, poiché condividere la musica con altre persone è sempre qualcosa che ti arricchisce».
Antonio Ucciero: «In quel periodo Gli Armonika erano composti da più elementi, poi per scelte personali ci siamo divisi, seguendo strade diverse. Nel 2012 abbiamo iniziato questo percorso io ed Erika, scegliendo di fare qualcosa di diverso e di nostro, proponendo un brano reggaeton. Il brano è stato composto e arrangiato da Gianfranco Voiglio».
Qual è il messaggio di questo singolo?
Erika Calì: «Un messaggio d’amore che può vincere su tutto, che può contrastare l’odio in tutte le sue forme».
“Ti Porto Se Vuoi” è il vostro primo sinolo inedito. Com’è stato lavorare a questo nuovo progetto dopo anni di cover?
Antonio Ucciero: «Per me in realtà non è il primo singolo, poiché in passato ho già proposto qualcosa di nuovo, che non fosse una cover, tra l’altro ho anche un disco all’attivo, mentre per Erika è la prima volta».
Erika Calì: è stata un’esperienza nuova, bellissima, con tante persone che ci hanno messo a nostro agio. Anche girare il video è stato davvero fenomenale. Davvero non pensavo che fosse tutto così coinvolgente, con il regista, gli attori, sembrava di stare su un set cinematografico».
Quali sono gli aspetti positivi e quali quelli negativi di una coppia legata sia nella vita che nel lavoro?
Erika Calì: «Essere una coppia artistica è una cosa bellissima perché siamo molto compatibili. Per fortuna abbiamo un modo di lavorare che ci accomuna molto, per cui tutto diventa facile e piacevole. Nel privato invece ci scontriamo tantissimo, infatti quando dico sempre ad Antonio di andare in studio a lavorare e passarci più tempo possibile (ride n.d.r.)».
Ritenete che questo tipo di musica possa lanciare dei messaggi positivi ai giovani?
Erika Calì: Io dico sempre che la trap, il rap non sono generi senza senso. Ci sono molti giovani che seguono questo genere di musica, in cui c’è sempre un messaggio, ed è quello la cosa che conta».
Dopo questo singolo quale sarà il prossimo passo? State già pensando ad un album, in nuovo singolo?
Antonio Ucciero: «Sicuramente stiamo già pensando ad un nuovo brano, che a differenza del primo sarà realizzato interamente da noi. Per “Ti Porto Se Vuoi” abbiamo deciso, essendo il primo, di farlo scrivere e comporre da Voiglio, perché non ci siamo voluti esporre più di tanto, mentre per il secondo non sarà così».
Gli artisti hanno lanciato un messaggio a tutta Napoli per #riempireunaltrapiazza per aiutare il piccolo Gabriele. Il 24 maggio dalle 9 alle 20 l’ADMO allestirà a piazza Dante a Napoli una postazione per cercare un donatore compatibile con il piccolo. Basta avere tra i 18 e i 35 anni, un peso di almeno 50kg ed essere in buona salute, un semplice prelievo di sangue o saliva verificherà la compatibilità.