“There Is A Star” (Fame Art /Agora Digital Music) è il titolo del nuovo progetto discografico di Natalia Moskal, cantante, autrice di testi e traduttrice di origine polacca. L’album si compone di quattordici brani che hanno segnato la storia della musica italiana e internazionale degli anni 50’ e 60’, riarrangiati in una versione orchestrale dal produttore Jan Stoklos. Un tributo della Moska, al cinema e alla musica italiana e a tutti gli artisti che ne hanno fatto parte.
“There is a star” è un progetto dedicato alle canzoni che hanno segnato la storia della musica italiana e internazionale degli anni 50’ e 60’. Ce ne parli?
«Sì, è un progetto che volevo fare da molto tempo. Doveva essere anche una sorta di tributo al cinema e alla musica italiani e a tutti gli artisti che ne hanno fatto parte. Abbiamo scelto 14 canzoni che provengono principalmente da film diversi come “Ieri, oggi, domani”, “La baia di Napoli” e altri».
Come mai hai scelto la musica degli anni 50’ e 60’?
«Perché è una specie di età d’oro dell’arte. È il dopoguerra e si assiste ad una vera e propria rinascita dopo tempi difficili. Tutti gli attori, l’architettura, i vestiti … e poi io adoro tutto ciò che è vintage. Tuttavia ci sono anche alcune canzoni che sono state scritte molto più tardi, ad esempio “Guarda la luna” proviene da un musical chiamato “Nine” e questo film è del 2009».
Mambo Italiano è il singolo estratto dall’album. Una canzone famosa in tutto il mondo interpretata da diversi artisti. Una scelta casuale, discografica o legata ad un motivo personale?
«L’ho scelto perché ho pensato che fosse una buona scelta per il primo singolo estratto dall’album. Come hai detto, tutti conoscono Mambo Italiano. E non ho sbagliato perchéé viene trasmesso in molte radio in Italia. Al momento, 41 anni, se non sbaglio. Ho anche visto un videoclip su Youtube, è una raccolta di diversi film realizzati nel dopoguerra, con Sophia Loren. Il video insieme alla canzone mi ha semplicemente sedotto».
Come sono state selezionate le 14 canzoni pubblicate in “There is a star”?
«Ho scelto canzoni da film che mi piacciono, ma ne ho anche discusso con il produttore dell’album, perchéé volevo assicurarmi che fossero adatte al mio tipo di voce e che fossero in grado di creare nuovi arrangiamenti interessanti. Non ho preso le decisioni da sola, ho consultato il produttore su tutto e poi ho lavorato su ogni canzone. Per prima cosa, abbiamo composto 10 canzoni ma quando abbiamo finito il lavoro, ci è piaciuto così tanto che abbiamo deciso che non era abbastanza! Quindi abbiamo scelto altre 4 tracce».
Quando è come ti sei avvicinata alla musica?
«Ho iniziato a cantare nella mia scuola materna, credo. Poi mi sono esibita in diversi concorsi scolastici ed è così che è iniziato. Ho sempre voluto cantare in inglese, è sempre stato molto difficile per me cantare nella mia lingua madre perchéé non è tanto melodica. Non come l’italiano. In italiano suona tutto bene, anche parolacce. Quando ero adolescente ho iniziato a scrivere le mie canzoni e un giorno sono andata in studio per registrarle con il mio vocale coach. Era un periodo meraviglioso, stavo iniziando a scoprire la mia più grande passione. Sai, tutti i miei amici saltavano la scuola, andavano alle feste o semplicemente facevano i compiti. Io invece, fondamentalmente ho vissuto in studio di registrazione».
Dalla Polonia all’Italia, a quale delle due sei più legata?
«Ogni giorno mi sento più come a casa in Italia. Inoltre ho notato che la mia musica sta andando meglio in Italia. La Polonia è un paese molto complicato e ogni volta che pubblico qualcosa, c’è molto odio e poco apprezzamento. Tutti i miei amici polacchi che sono artisti dicono lo stesso. È difficile lì. Ma mi manca sempre casa ed è difficile non trovarmi in nessuno di quei paesi. La mia famiglia e i miei migliori amici sono in Polonia, quindi mi sento sempre un po’ persa».
A novembre 2019 è uscito “Imperfetta” brano che ha segnato il tuo esordio sul mercato musicale italiano. Quali sono i tuoi progetti dopo There is a star? A cosa stai lavorando in questo periodo in cui sono vietate le esibizioni dal vivo?
«Ora sto preparando un altro video musicale per il secondo singolo di There is a star. Spero di pubblicarlo subito dopo Capodanno. Poi vorrei suonare ancora qualche concerto con queste canzoni e dopo magari registrare un altro album in italiano ma con le mie canzoni … ».
Quali sono gli artisti italiani che segui particolarmente e con chi ti piacerebbe collaborare?
«Seguo Mahmood, Levante, Elodie, Calcutta, Diodato, Tommaso Paradiso. Tutti quelli famosi davvero 🙂 Mi piacerebbe un giorno lavorare con Mahmood, Levante e con il produttore musicale, Dardust. Assolutamente amo ogni canzone che produce e lui è un grande pianista. Poi ovviamente amo i grandi artisti come Zucchero o Bocelli».