Il 6 aprile uscirà nella sale il nuovo film di Alessandro D’ Alatri “The startup”. Gli attori sono: Andrea Arcangeli, Paola Calliari, Matilde Gioli, Luca Di Giovanni, Matteo Leoni, Guglielmo Poggi, Lidia Vitale, Federigo Ceci, Loris Loddi, Massimiliano Gallo.
Al Teatro Eliseo di Roma, è stato presentato il film “The Startup”. Qual è il sogno di ogni ragazzo (e non solo) di oggi? Inventare una app e svoltare! È quello che riesce a fare Matteo Achilli, 19enne romano che, esasperato dall’ennesima ingiustizia subita, inventa un social network che fa incontrare domanda e offerta di lavoro in modo innovativo. All’inizio nessuno crede al progetto e molti sono i falchi pronti ad approfittare di lui. Ma Matteo tiene duro, non demorde e ad un certo punto arriva la svolta. A soli 19 anni si ritrova così, da un giorno all’altro, al centro degli interessi del mondo che conta. Da Roma a Milano, dalla borgata del Corviale al tetto dei grattacieli della city milanese: in breve tempo Matteo acquista popolarità e soldi. La sua faccia è sulle prime pagine dei giornali e la sua Start Up, che conta decine di migliaia di iscritti, fa gola ad aziende importanti. Ma il successo ha un prezzo: prendere o lasciare? Il costo sono gli affetti più cari: la famiglia, l’amicizia, l’amore. Cosa sceglierà Matteo? Ispirato ad una storia vera.
Il discorso di Matteo alla Bocconi: «Oggi qui dentro siamo tutti compagni. Magari anche amici. Ma domani, là fuori, non sarà così. Io vorrò il vostro posto e voi il mio. Stagista, collaboratore a progetto, amministratore delegato, dirigente. Non fa differenza. Perché ci sarà solo un posto e saremo l’uno contro l’altro. A quel punto che succede? A chi toccherà quel posto? Io mi auguro che quel posto sia assegnato in base ad una sola cosa, il merito! Un merito ceto, oggettivo, imparziale. Che possa essere calcolato matematicamente. È esattamente per questo che sto cercando Egomnia».
Alessandro D’ Alatri è un regista poliedrico e all’ americana. Questo film testimonia la sua bravura e la sua maestria con gli attori, i quali seppure molto giovani, sembrano avere alle spalle anni di esperienza. Una sceneggiatura molto ben fatta e la tecnica registica che immerge lo spettatore nella vicenda. Il produttore Luca Barbareschi, direttore del Teatro Eliseo di Roma, ha avuto un ruolo fondamentale in tutto ciò, volendo dare un chiaro segnale a tutti i giovani. Sicuramente non è la solita commedia e non è neanche un film sui drammi esistenziali, ma un modo per arrivare al cuore delle persone e lo scopo è stato raggiunto!