The Dressmaker è un bel film scritto e diretto da Jocelyn Moorhouse, basato sull’omonimo romanzo di Rosalie Ham. La protagonista, qui particolarmente chic e sexy, è la bravissima Kate Winslet capace, ormai, di girare qualsiasi tipo di film proprio come la capostipite dell’olimpo recitativo Meryl Streep. Insieme a lei un bel cast: Judy Davis (attrice australiana che abbiamo visto in molti film di Woody Allen) che interpreta la madre; Liam Hemsworth che non poteva non interpretare il bello del paese dal buon cuore del quale, giustamente, la protagonista si innamora; Hugo Weaving (l’indimenticato Mitzi Del Bra di Priscilla, la regina del deserto) che qui ritroviamo nella parte dello sceriffo che ama, giustappunto, vestirsi da donna.
Il film è ambientato nel 1951 in una cittadina – da Far West – australiana dal nome Dungatar. Qui irrompe Tilly, impeccabile e perfetta nelle sue mise super eleganti, con i suoi capelli perfettamente ondulati e col suo rossetto cremoso rosso passione. E’ tornata per aiutare la madre dalla quale è stata costretta ad allontanarsi, per un tragico incidente, quando era bambina.
A colpi di haute couture (nel frattempo Tilly è diventata una grande stilista e ha lavorato presso i più grandi in tutta Europa) andrà diritta alla verità e, lentamente quanto inesorabilmente, si vendicherà di quella chiusa e gretta comunità.
Il film rispecchia le aspettative in tutta la prima parte dove è divertente e grottesco con uno stile bello colorato. Nella seconda, invece, pur mantenendo una sua bellezza, perde un pò il ritmo virando verso un melò che proprio non si aspetta e strizzando l’occhio ad una vedetta dal sapore tarantiniano.
Credo, però, che la forza del film sia proprio in questo mutamento continuo di registro, non si finisce di ridere che ti scappa la lacrima, vedi un western ma ti ritrovi in un noir. Non fai in tempo a digerire la rivelazione da drammone familiare che la scena viene invasa di sangue. Schizofrenico e decisamente Cult.
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