È sempre emozionante vedere una bella macchina sportiva, magari rosso fuoco, sfrecciare per strada di una grande città, sembra invece quasi impossibile notarla in cielo: non si tratta di un film di fantascienza, ma di “Tesla spaziale” l’auto rosso ciliegia, lanciata dalla Space X il 6 febbraio scorso con il razzo Falcon Heavy da Cape Canaveral (in Florida), che sta ora viaggiando intorno al Sole su un’orbita ellittica che la porterà un po’ oltre l’orbita di Marte e si allontana ogni giorno di più dalla Terra.
Questi sono gli ultimi giorni prima che si allontani dal nostro pianeta tando da diventare molto debole ed impossibile da osservare: attualmente si trova a 1,8 milioni di chilometri dalla Terra e continua ad allontanarsi alla velocità di 12.000 chilometri l’ora.
“Vedremo un piccolo punto di luce muoversi tra le stelle: solo qualche pixel, ma dal significato senz’altro speciale” ha osservato l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope, che è stato uno tra i primi a fotografarla “Attualmente l’auto brilla come una stella di magnitudine 18,5 e non è visibile a occhio nudo: per osservarla occorrono strumenti di almeno 40 centimetri di diametro, equipaggiati di telecamere specifiche per riprese di corpi celesti così deboli” ha rilevato l’astrofisico.
Seguendo l’esempio di Masi, astrofili e astronomi di tutto il mondo stanno provando in questi giorni a fotografare la prima auto in viaggio nel Sistema Solare, mentre si allontana dalla Terra. Tra questi, si segnala anche un altro italiano, Enrico Pettarin di Farra d’Isonzo (in provincia di Gorizia), ad immortalare l’auto quando si trovava a più di 1 milione di chilometri dalla Terra.