Senza dubbio Tania Tuccinardi è una delle giovani artiste più promettenti e affermate del momento. Conosciuta ad Amici, il reality di Maria De Filippi, uscita dopo due mesi con una sfida, Tania non si è persa di coraggio, tanto è vero che è riuscita ad avere la parte principale nel musical di Cocciante, Giulietta e Romeo, vero punto di partenza della sua carriera, continuando in altri musical importanti, Alice nel paese delle meraviglie, Frediana, Hello Kitty, fino alla sua interpretazione del 2013 nel film Dreaming Alaska. A fine marzo Tania Tuccinardi sarà Isabella nel musical All’Ombra del Conte, per la regia di Vito Di Leo e Maurizio Semeraro, mentre ad aprile prossimo ritornerà a vestire i panni della tormentata Ilse nel controverso spettacolo, Spring Awakening, tratto dal libro, Risveglio di primavera, di Frank Wedekind del 1891, riadattato da Steven Sater con musiche di Duncan Sheik.
Intervista a Tania Tuccillo
Parliamo del tuo personaggio nel musical Spring Awakening, come ti sei preparata per questo ruolo così forte?
«È un personaggio molto diverso da quelli che ho interpretato in precedenza, Ilse è una ragazza che subisce violenza in casa, abusi da parte del padre, rispetto a un altro personaggio molto importante nella storia che è Martha, anche lei subisce violenza in casa, Ilse però riesce a denunciare e viene cacciata di casa e, si rifugia in questa comune di artisti, che si chiama Priapia, con ragazzi un po’ fuori di testa, e si dà un po’ alla vita leggera, poi capirà che forse non è quella la sua strada e deciderà di rientrare in società.»
Hai notato qualche particolare reazione da parte del pubblico per il tuo personaggio?
«Sicuramente quello che colpisce del personaggio è il cambiamento, che si nota dal primo al secondo atto, nel primo atto Ilse è ancora in società, una ragazza molto cresciuta rispetto ai suoi amici, perché già subisce violenza in casa, e resterà molto composta, con un vestito più consono, nel secondo atto ci sarà uno sconvolgimento totale di questo personaggio, più trascurato, più matto, con una follia particolare.»
C’è una ragione particolare del perché hai accettato questo ruolo?
«Lo spettacolo è veramente forte, mi piace molto perché siamo tutti quanti ragazzi molto giovani, a parte due adulti che interpretano tutti i ruoli da grandi, e quindi c’è una freschezza particolare, nonostante i temi forti che vengono affrontati.»
Cosa ti piace e cosa non ti piace del personaggio di Ilse?
«In realtà, mi piace da morire il personaggio, quando ho fatto il provino non conoscevo ancora bene questo ruolo, ero un po’ impreparata, e, non conoscevo lo spettacolo, poi invece, studiandolo e leggendo poi anche il libro, la drammaturgia di Wedekind, mi sono molto avvicinata a questo personaggio, che, in realtà, in alcune cose, non è troppo distante da me, anche se all’apparenza sembra, e devo dire che mi sono molto divertita a farlo, perché comunque è un ruolo molto libero, che mi lascia anche molto spazio, dico per me, divertire ogni sera e godermi il mio momento.»
Parliamo di Giulietta e Romeo, con quali paure e con quale energia positiva hai affrontato il musical?
«È stata la mia prima esperienza teatrale, il mio “debutto”. È stata un’esperienza fortissima, perché non avevo mai fatto nulla del genere, ho messo forse un po’ di più a capire cosa era il teatro musicale, però è stato essenziale perché forse senza di quello non sarei dove sto adesso. È stata un’esperienza bellissima, sia a livello professionale, perché le musiche sono di Cocciante, quindi abbiamo avuto anche una pesante, ma necessaria preparazione vocale per affrontare il ruolo, ma anche a livello umano perché lui è stato sempre molto bravo ad entrare in noi, a farci capire ciò che voleva da noi sul palco.»
Quindi sinonimo di grande umiltà e professionalità nei vostri confronti…
«Assolutamente, poi affidarsi a un cast così giovane, noi eravamo tutti ragazzini, io avevo 20 anni, quindi affidare uno spettacolo così importante a dei giovani è stata una grande prova di coraggio da parte di Cocciante.»
L’esperienza di Amici è stata bella o brutta?
«È stata sicuramente un’esperienza formativa, perché mi ha dato modo di capire come funziona il mondo televisivo, e mi ha dato poi la motivazione forse più forte, in quel momento, per optare invece per la via teatrale, sul palco sono io artefice di quello che faccio, e posso avere un contatto molto più diretto col pubblico.»
Dopo Amici hai subito dei pregiudizi per averci partecipato?
«No, assolutamente, per niente. È una vetrina, è uno strumento che, comunque, tanti ragazzi possono utilizzare per farsi avanti in questo mondo, poi, rimango del parere che ognuno, da quel punto in poi, può scegliersi la strada e continuare a lavorare, perché al contrario di quanti pensino sia un punto d’arrivo partecipare ad un reality, invece, è un punto di partenza, così da iniziare a lavorare a capire che cosa si vuole fare.»
Stai studiando recitazione? Canto?
«Questo lavoro ti mette sempre davanti a cose nuove da affrontare, non si finisce veramente mai di studiare, sia sul palco che da soli a casa con un paio di cuffie, provando e riprovando delle cose, oppure affidandosi a dei maestri per delle lezioni, io cerco di dividermi, quando posso nei tempi fermi da lavoro, di studiare sia in maniera autonoma o attraverso qualche insegnante.»
Tu fai anche Jazz, hai un tuo gruppo?
«Per un periodo ho cantato in gruppo jazz e bossanova. Ogni tanto mi capita quando faccio delle serate, cantare questo genere, ho un trio e a volte un quartetto, all’occorrenza insomma, nel mondo dei musicisti funziona così, ci si interscambia.»
Musicalmente hai un animo jazz o sei rockettara?
«Non ho assolutamente niente di rockettaro, purtroppo, anche se mi piacciono molto le voci graffiate, perché al contrario io ho una voce molto pulita. Mi sono avvicinata la mondo del jazz, grazie a due amici che mi hanno iniziato all’ascolto di questo genere, qualche anno fa e mi sono appassionata, mi piace molto l’improvvisazione e ascoltare molto i musicisti jazz, e mi piace molto la vocalità brasiliana che si usa per la bossanova, mi piace anche la lingua.»
Prima di Amici chi era Tania Tuccinardi, cosa faceva, che provini aveva fatto?
«In realtà non ho fatto nient’altro prima, io ho iniziato in maniera autodidatta, perché mio padre è un musicista, bassista e cantante, in casa mia si respirava musica già da quando ero piccola, poi pian piano crescendo, ho capito che era una cosa che mi piaceva fortemente, ma fino ad Amici, e poi Giulietta e Romeo, non avevo fatto nulla di importante e di particolare, tutto è nato poi da lì.»
Hai fatto diversi musical in questi anni, quale ti è piaciuto di più, la parte a cui hai dato molto di te…
«Io spero in tutto, nel senso che ho cercato di non risparmiarmi in quello che ho fatto, logicamente si cresce durante il corso degli anni, sia artisticamente perché comunque si fa tanta esperienza, e poi umanamente, perché questo lavoro ti dà modo di conoscere tante persone, vieni a contatto con tanti altri ragazzi, che fanno il tuo stesso lavoro, ci consiglia a volte, si prende anche dagli altri. Io credo di avere preso delle cose in ogni spettacolo e, credo che ogni spettacolo abbia preso delle cose da me, perché questo è il giusto coinvolgimento che deve esserci tra l’artista e il ruolo che interpreta e lo spettacolo che fa. Credo che ogni personaggio ha lasciato qualcosa in me e, in quel momento, io mi sia sentita il personaggio che interpretavo.»
Continuerai a fare musical o tenterai anche la strada del cinema e del teatro…
«Mai dire mai, io le tento tutte, poi per i musical uno tenta di far tutto al meglio, sia cantare, che ballare e recitare, per adesso, devo dire che mi affascina ancora tanto questo mondo, sento che devo scoprire ancora molto. Spero abbia la possibilità di continuare a fare altri spettacoli, poi, non lo so, quello che verrà prenderemo.»
Hai intenzione anche di incidere qualche disco nel tuo prossimo futuro, che cosa vedi?
«Ancora non lo so, forse non ho le idee ben chiare su questa cosa, per adesso, continuare su questa strada, forse una carriera da solista ancora no, forse perché non scrivendo non sento l’esigenza, è un’arma a doppio taglio, sono più interprete, ma dovrei trovare forse la persona giusta per me, che scriva delle cose che mi appartengano, e che poi mi sento di interpretare. Per adesso, io do voce ad altri personaggi.»
Come vedi le sorti del musical qui in Italia?
«Il mondo del musical in Italia sta un po’ tornando indietro, secondo me, all’estero è molto diverso, in Italia non c’è proprio la cultura di andare a teatro, sta diventando un mondo difficile, infatti, gli artisti ne risentono tantissimo.»
Stai già lavorando a un nuovo musical?
«In questo momento, sto facendo delle prove per uno spettacolo nuovo, che debutterà a fine marzo, e si farà a Conversano, in Puglia, che si chiama All’Ombra del Conte, per la regia di Vito Di Leo e Maurizio Semeraro, e io sono la protagonista femminile, Isabella.»
Hai qualche hobby particolare?
«Prima di cantare ho ballato danze latino americane, le ho fatte per un po’ di tempo e pensavo di intraprendere quella di strada, quella del ballo, che però ho lasciato quando è arrivato Giulietta e Romeo.»
La musica che ami?
«Sono una strafan di Pino Daniele, è il mio cantante preferito, lo ascolto da quando ero piccola, perché mio padre lo cantava spesso, e, adoro la musica napoletana.»
Libri?
«Questa è una nota dolente, per adesso leggo solo copioni.»
E in tv?
«La guardo pochissimo, la seguo per addormentarmi la sera, alla tv preferisco andare al cinema e vedermi un bel film.»