Inizia oggi 16 gennaio 2014 a Park City, in Utah, la nuova edizione del Sundance film festival: 117 lungometraggi, 66 corti, 7.000 ospiti.
Quest’anno il festival del cinema indipendente più famoso degli USA festeggia i suoi primi 30 anni e per l’occasione arriveranno in città nomi noti e meno noti del cinema statunitense: da Kristen Stewart, che dopo la saga di “Twilight” indosserà i panni di una secondina nel carcere di Guantanamo in “Camp X-Ray”, a Anne Hathaway, che interpreta una donna alla ricerca di suo fratello musicista in “Song One”. E ancora Phillip Seymour Hoffman, che presenterà “God’s Pocket”.
In cartellone ci sono anche Lena Dunham in Happy Christmas, Juliette Lewis in Hellion, Mark Ruffalo in Infinitely Polar Bear e l’attrice Kristen Wiig in The Skeleton.
Uno dei film più attesi dell’anno che sarà presentato a Park City è “Boyhood” di Richard Linklater. Le riprese di questo lungometraggio, un progetto durato in tutto dodici anni, sono cominciate in Texas nel 2002: il regista ha seguito la vita di una coppia di divorziati e ha raccontato il loro rapporto con il figlio che passa dall’infanzia all’età adulta.
Sul New York Times il giornalista Brooks Barnes afferma così: «Il Sundance per gli Stati Uniti è una specie di bazar dell’industria cinematografica»
A questo particolare festival vengono presentati soprattutto film di autori sconosciuti ed esordienti, che, in questo modo, hanno l’opportunità di essere scoperti dalle case cinematografiche.
Il fondatore del Sundance, l’attore Robert Redford ha nuovamente sottolineato come sia di primaria importanza scegliere film che non hanno altre possibilità di arrivare al grande pubblico. E’ quindi per questa kermesse di fondamentale importanza dare spazio a voci fuori dal coro.
Tra i nomi più illustri di coloro che nel corso del tempo hanno partecipato a questo festival alternativo della settima arte ricordiamo Quentin Tarantino, Darren Aronofsky, i fratelli Coen e Christopher Nolan.
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