Grande successo per l’apertura della mostra “Proiettili a disposizione” di Peppe Pappa al Movimento Aperto (MA) di Napoli. L’ artista Peppe Pappa continua a stupire il pubblico cogliendo l’umore del momento storico e trasformandolo in un gesto artistico che conduce sempre ad una profonda riflessione. In mostra quattro pannelli di grandi dimensioni e un video della “bambina che zittì il mondo per sei minuti” nel 1992.
Si tratta dunque di una mostra che vuole fare riflettere su di una possibile situazione che potrebbe determinarsi in Europa ed invitarla a non rispondere con i muri ma con i ponti, assumendo un comportamento di tolleranza e correttezza; così come suggerito dal video in mostra del celebre discorso della bambina del 1992.
Analoga riflessione andrebbe fatta anche a livello più intimo e personale attraverso altri tre pannelli in esposizione: “Proiettili”, che vede disposti in fila tanti proiettili d’ oro come tanti soldati pronti a combattere ed una gigantografia di “500 euro”. Si tratta di due pannelli che non vogliono incitare alla violenza ma invitare alla riflessione: occorre armarsi contro le prepotenze del mondo oppure dobbiamo subirle? Siamo tutti proiettili oppure ci può essere la possibilità di non esserlo? Probabilmente il nostro scopo è quello di non essere proiettili. In una società molto complessa e difficile, le persone “meno proiettile” sono portate a diventarlo per esigenze di sopravvivenza, soprattutto nei luoghi in cui, per mancanza di prospettive di crescita e lavoro in una vera democrazia, i soggetti più deboli diventano facilmente acquisibili a proiettili nelle mani dei più prepotenti. A sottolineare meglio questo concetto è quindi la gigantografia una “500 euro”, che fa capire quanto il denaro sia violento ed assuma la forma più sofisticata di proiettile, in una società moderna accecata dal dio denaro. Non essere proiettile, in conclusione, significa sicuramente sottoporsi ad un confronto quotidiano con se stessi. Ecco quindi l’ultimo pannello, specchiante, esteticamente molto bello, in cui ciascuno può specchiarsi a l’interno e fare un poco di riflessione su se stesso. Le parole traforate sulla sua superficie sottolineano, inoltre, come il fruitore dell’opera si trovi contemporaneamente dentro e fuori allo specchio, invitando ad una riflessione anche sul prossimo che si intravede nella parte perforata ed inevitabilmente porta a chiedersi “io mi voglio sentire un proiettile?”
La mostra resterà aperta fino al 18 maggio e sarà visitabile lunedì e martedì dalle ore 17:00 alle ore 19:00 giovedì ore dalle ore 10:30 alle ore 12:30 e su appuntamento.
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