Il Siviglia batte il Dnipro 3-2 e si aggiudica l’Europa League per il secondo anno di fila, in quella che è stata una finale avvincente e ricca d’emozioni.
LA PARTITA. Gli spagnoli partivano con i favori del pronostico, ma a sorpresa è il Dnipro a passare al 7” con una splendida azione orchestrata da Kalinic e Matheus, con l’attaccante croato che finalizza grazie un preciso colpo di testa. La squadra di Unai Emery non si scompone e al 28” trova il pareggio con Krychowiak, unico polacco in campo, amatissimo dai tanti connazionali accorsi allo Stadio Nazionale di Varsavia per assistere alla finalissima. Al 31” il Siviglia raddoppia con il bomber Bacca che non fallisce sull’illuminante imbeccata di Reyes, ma quando le squadre sembravano pronte per avviarsi negli spogliatoi, ecco che al 45” Rotan trova il pareggio su punizione chirurgica. Il primo tempo termina sul sorprendente risultato di 2-2. Nella ripresa, la musica non cambia: il Siviglia ha il pallino del gioco in mano e il Dnipro si difende con organizzazione e baricentro basso, pronto a partire in contropiede. Le occasioni migliori le hanno gli uomini di Emery, che al 73” chiudono i conti ancora con Bacca, autore di una splendida doppietta. A quel punto, Konoplyanka, probabile protagonista della prossima finestra di mercato, prova a caricarsi i compagni sulle spalle, ma il risultato non cambia e, dopo il triplice fischio del signor Atkinson, gli andalusi sollevano il trofeo, regalando ai tifosi una gioia smisurata.
Unai Emery, allenatore ricercato da mezza Europa, bissa il traguardo ottenuto l’anno scorso e il Siviglia può, così, vantare ben quattro vittorie in questo torneo, tutte nel giro di soli dieci anni (superando Juventus, Inter e Liverpool, ferme a tre).
Il Dnipro, dal canto suo, esce a testa altissima da una competizione che lo ha visto come autentica sorpresa: gli uomini di Markevych hanno dimostrato una grande organizzazione in fase difensiva e un’ottima solidità che hanno messo in difficoltà tutti gli avversari che si sono trovati lungo il loro cammino. Dopo questa finale, il Napoli avrà, probabilmente, meno rimpianti.