Arriva a Roma, al Teatro Brancaccio, Spamalot il musical di Eric Idle, membro dei Monty Pythone che ha vinto ben 3 Tony Award tra le 14 candidature, tra cui quello al miglior musical della stagione 2004–2005.
Lo spettacolo è una parodia del mondo di Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda, alla ricerca del sacro Graal, ma è anche un modo per fare ironia sul genere musical e sugli show business. Il cast è composto da Elio de Le Storie Tese, Pamela Lacerenza, Pierpaolo Lopatriello, Andrea Spina, Umberto Noto, Filippo Musenga, Thomas Santu, Luigi Fiorenti e ancora l’ensamble formata da Michela Delle Chiaie, Greta Disabato, Federica Laganà, Maria Carlotta Noè, Simone De Rose, Daniele Romano, Giovanni Zummo e quasi tutti hanno un doppio ruolo.
L’adattamento è di Rocco Tanica, mentre la regia è di Claudio Insegno, la direzione musicale è di Angelo Racz, la coreografia è affidata a Valeriano Longoni.
Una parodia ricca di scene divertenti, balli, canti come nei migliori musical. Un cast eccezionale che racconta le vicissitudini dei cavalieri, alcuni dei quali non appaiono proprio tali, alla ricerca di un oggetto che dovrebbe cambiare le sorti del mondo. Poliedrico Elio, che incanta anche se il ballo non è esattamente il suo cavallo di battaglia, ma in compenso, accoglie il favorissimo apprezzamento di pubblico e critica. Bravissima Pamela Lacerenza che incanta non solo con presenza scenica ma anche per la voce.
Non sono da meno gli altri attori e i ballerini che fanno parte del cast e che animano questo che può essere considerato uno dei migliori musical italiani in circolazione. Il divertimento è assicurato, ma anche la professionalità del gruppo che ha messo su lo spettacolo.
Prodotto dal Teatro Nuovo di Milano, lo spettacolo sta girando i teatri italiani entusiasmando il pubblico, grazie al divertimento e alle musiche che accompagnano lo spettacolo, correlate da costumi e coreografie che mettono in evidenza anche le capacità dei ballerini. La scenografia raccoglie in un abbraccio la scena e gli attori e ballerini che la vivono come una seconda casa.