«A differenza dei film che ultimamente si fanno su Napoli, che hanno a che fare con la camorra e sono ambientati in una Napoli buia e nera, questo mio ultimo film rispecchia la Napoli luminosa, come quella di mio padre, positiva, nonostante i fantasmi». Con queste parole Christian De Sica presenta in conferenza stampa a Napoli “Sono solo fantasmi”, il suo ultimo lavoro cinematografico (omaggio a Napoli e a suo padre Vittorio scomparso 45 anni fa) che lo vede in veste di regista, sceneggiatore – insieme ad Andrea Bassi e a Luigi di Capua – e protagonista con Carlo Buccirosso, Gian Marco Tognazzi, con Gianni Parisi e con la partecipazione straordinaria di Leo Gullotta.
Il film in origine non doveva essere questo, bensì un remake de “L’Oscar Insanguinato” del 1973. «L’idea era quella di fare un film horror comedy insieme a Boldi, in cui due attori ormai falliti, vanno in giro a uccidere i giornalisti e i critici di cinema, ma i diritti non si riuscivano ad ottenere, quindi Guaglianone e Menotti mi hanno proposto il soggetto di “Sono solo Fantasmi” ed ho accettato. Le riprese sono durate otto settimane ed è stato girato interamente nella città di Napoli».
“Sono solo fantasmi” è un film per tutti, che racconta una storia brillante con risvolti horro/satirici, in cui troviamo due fratellastri di origine napoletana, nati dallo stesso padre, ma da madri diverse. Il primo,Thomas De Paola (Christian De Sica) è un ex mago finito in malora che a sempre vissuto a Roma, nato da una madre piuttosto disinvolta nei legami. Il secondo, Carlo (Carlo Buccirosso) è figlio di una principessa napoletana, che vive da tempo a Milano, sottomesso a moglie e suocero settentrionali. I due fratelli, a seguito della morte del padre Vittorio (in cui rivediamo un Vittorio De Sica interpretato da suo figlio Christian) si rincontrano dopo anni a Napoli, dove scoprono di avere un terzo fratello, Ugo (Gian Marco Tognazzi), figlio di una ballerina di Sestri Levante, che all’apparenza sembra un po’ tonto a causa della sua fissazione per i fantasmi, ma in realtà è un piccolo genio. L’eredità agognata da Thomas, Carlo e Ugo sfuma a causa dei debiti di gioco del padre. I tre, però, non si arrendono e decido di sfruttare la superstizione e credulità napoletana, diventando degli “acchiappa fantasmi”, fondando l’agenzia “Fratelli De Paola Paranormal Investigations”. Proprio quando l’attività sembra avere molto successo, lo spirito del padre Vittorio d’impossessa del corpo di Carlo. Ed è grazie a questo episodio che Thomas e Carlo si convincono che i fantasmi esistono davvero. Inconsapevolmente i tre con la loro impresa hanno risvegliato il fantasma della Janara del Vesuvio, una temibile strega che minaccia di distruggere Napoli. Con l’aiuto del padre i tre fratelli cercheranno di salvare la città.
«Abbiamo girato a Napoli – racconta De Sica – sia una casa abbandonata del quartiere Sanità, sia all’interno di grotte e fogne molto poco invitanti. Il risultato però alla fine è stato ottimo. Fra tutti gli attori si è creata una bella intesa. Un ringraziamento speciale va a mio figlio Brando che mi ha aiutato alla regia anche in questa avventura. Ed è per me gratificante vedere che è stato mio figlio a sostenermi e supportarmi e non il contrario. Lui è davvero molto bravo, e non lo dico perché è mio figlio. Oggi non è presente qui perché sta facendo il sound design per il film di Garrone. Ha scelto di non inserire il suo nome, poiché sta aspettando di firmare la regia di un film tutto suo, che uscirà ben presto, ma in “Sono solo fantasmi” ha dato davvero un grosso contributo, sia per quanto riguarda le scelte registiche, sia con gli attori, sia per il sound design. Ogni mattina in camerino ci consultavamo e lui mi consigliava sul da farsi. È stato veramente bello lavorare con lui, ma anche con Carlo Buccirosso, un attore straordinario, che nel film interpreta due personaggi: uno milanese e uno napoletano. Io addirittura lo doppio in una scena in cui il fantasma di nostro padre si impossessa di lui e parla con la mia voce. Gian Marco Tognazzi interpreta un personaggio molto diverso da quelli che ha fatto nella sua carriera, con lui avevo già lavorato a metà anni ’80 in “Vacanze in America” di Carlo Vanzina. È stato un piacere lavorare con Leo Gullotta, un attore straordinario e versatile, capace di passare dal comico al drammatico con molta disinvoltura. Molto bravi anche i due ragazzi, i giovanissimi Francesco Bruni e Valentina Martone, due rivelazioni, che nel film interpretano il portiere e la cameriera di Thomas, i quali aiutano i tre fratelli nel nuovo mestiere, parlando un dialetto meridionale buffo e incomprensibile».
Prodotto da Indiana, il film arriva nelle sale da giovedì 14 novembre in 400 copie per Medusa.