Sonia Planamente nasce a Città Sant’Angelo (Pe) ma vive a Roma. Laureata in Scienze dell’Amministrazione, ha ricoperto l’incarico di Direttore Amministrativo presso la Pubblica Amministrazione. Sonia Planamente, nonostante la sua professione, non trascura la sua più grande passione per la scrittura. Negli ultimi due anni ha pubblicato diverse poesie e due romanzi: “Nessun limite” (2014) e “Un Raggio di Sole” (2015), entrambi editi da Kimerik.
Come nasce la tua passione per la scrittura?
«La scrittura è da sempre la mia passione. Ricordo quando, nella mia adolescenza, custodivo gelosamente il mio diario segreto e quando scrivevo delle storie inventate, bellissime. Ho avuto, però, molti ostacoli con i miei scritti, in quanto – chi mi stava vicino – li faceva sparire considerandomi una pecora nera. Da quei gesti incomprensibili, sono iniziati i miei tormenti interiori e mi nascondevo per scrivere. Con il passare degli anni, fortunatamente, molte cose sono cambiate ed ho ripreso a coltivare liberamente la mia passione. Quando scrivo un romanzo devo essere totalmente coinvolta con il cuore e con la mente. Scelgo sempre un argomento che possa arrivare nel cuore del lettore.
Nel 2014 pubblichi “Nessun Limite”, un libro-denuncia contro il cattivo uso delle chat
«Devo ringraziare il dottor Gianfranco Natale che, credendo in me, ha contribuito alla realizzazione del mio sogno. Nessun limite e’nato per caso. Mi sono imbattuta, in chat, con un personaggio pericoloso ed ho provato subito l’istinto di raccontarlo. È un libro denuncia sulla pericolosità delle chat e su quanto è difficile liberarsi dalla dipendenza di esse. Un libro che vuole mettere in guardia chi si avvicina alle chat, precisando che c’è sempre il reale che smentisce il virtuale. La protagonista del mio romanzo rischia di perdere la vita.»
Nel 2015, invece, arriva il secondo romanzo “Un Raggio di Sole”, anche questo basato su una storia vera…
«Sì, narra dell’amore di madre e figlia. Un Raggio di Sole mi appartiene totalmente in quanto racconta la vita vissuta della mia famiglia, iniziando dalla fine della Grande Guerra nella contrada dell’Annunziata a Città Sant’Angelo, in provincia di Pescara. Snocciola la condizione femminile fino ai giorni nostri. Donne legate e sottoposte a mentalità arcaiche, donne che non riescono a trasmettere amore ai loro figli creando dei baratri nei loro cuori.»
Il tuo amore per la scrittura ti ha portato a comporre anche diverse poesie…
«L’ispirazione arriva direttamente dal mio cuore e dalla mia anima. Molte volte le scrivo con le lacrime agli occhi. La casa editrice Pagine (direttore Elio Pecora) ne ha pubblicate 7 sul volume Riflessi.
Nelle tue scritture c’è qualche riferimento autobiografico.
«Nelle mie scritture c’è molto di autobiografico. Il romanzo Un Raggio di Sole lo è totalmente. I racconti sono tutti ispirati a storie vere. Le poesie rappresentano la mia anima errante che non riesce a raggiungere la sua meta.»