Voglia di mare ed inesorabilmente anche di tanto sole. Che il sole faccia bene lo dicono anche i medici e dunque via con il coloratissimo pareo per lei e short per lui, occhiali e capello e tanto sole in spiaggia. Sembra essere tutto pronto e pure non basta occorre anche un buono strato di crema solare da stendere su viso ed il corpo ma non tutti seguono questa ultima regola per proteggere bene la pelle dalle radiazioni solari.
Ecco per noi alcuni consigli utili che il professor Nicola Mozzillo, direttore del Dipartimento di Chirurgia del Melanoma e Tessuti Molli dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Napoli, svela rispondendo ad alcune curiosità per il nostro benesse anche sulla spiaggia.
Il sole è un toccasana per la vitamina D?
«Vero. Ma una ventina di minuti al sole è più che sufficiente perché l’organismo, attraverso la pelle del volto, delle mani o delle gambe, sintetizzi questa vitamina così fondamentale, per esempio, per la salute delle ossa. Non serve, però, stendersi su un lettino, basta fare una bella camminata. Tutto qui».
Sono il classico tipo mediterraneo posso fare a meno della protezione?
«Nulla di più sbagliato. Di certo le persone dalla carnagione scura incappano meno nel melanoma. Non a caso gli svedesi si ammalano di più, proprio perché biondi, con la pelle chiara e gli occhi azzurri. Lo stesso vale per i piemontesi, rispetto ai siciliani. Ma gli altri carcinomi non mettono assolutamente il tipo latino al riparo da possibili pericoli».
I filtri solari fanno male tanto quanto i raggi Uv?
«Alcuni studi australiani hanno evidenziato un aumento dei tumori cutanei in chi usava la crema solare. Non per l’impiego del filtro in sé. Ma per il suo utilizzo portava le persone a credere di poter stare più a lungo sotto il solleone. Da qui l’impennata dei carcinomi. Non basta stendere la crema una volta sola in tutta la giornata. L’operazione va ripetuta quando ci si tuffa, si fa una doccia, si suda e così via» ricorda il professore Nicola Mozzillo che svela un’ ultima novità. «Il nostro istituto ha messo a punto un’app, chiamata “Salvati la pelle”, scaricabile per ora su iPhone e iPad. Una volta localizzata la nostra posizione, ci dice per quanti minuti possiamo stare al sole, proprio lì dove siamo».