“Soirèe Napoletana” con Matteo Mauriello e Sossio Arciprete alla chitarra è andato in scena al Teatro spazio A’ Livella in Via S.M. Antesaecula 92 di Napoli.
Il Teatro A’ Livella è una significativa realtà teatrale di circa 40 posti, calata nel complesso reticolato della zona della Sanità, che sembra incarnare appieno la complessa essenza di Napoli, da sempre sospesa tra passato e futuro.
A’ Livella nasce pochi anni fa grazie alla passione e intraprendenza della dottoressa Fortuna Montariello e del marito Massimo che hanno fondato” l’Associazione Quisquiglie e pinzellacchere” in onore del grande Totò che è nato proprio in Via S.M. Antesaecula.
Matteo Mauriello attore-cantante, figlio d’arte, ha alle spalle una solida preparazione teatrale acquisita all’Accademia Silvio D’ Amico di Roma, oltre che da maestri quali Antonio Sinagra, Antonio Latella, Pierpaolo Sepe, Sergio Rubini, Luca Ronconi e altri.
“Sento la responsabilità -ha dichiarato Matteo Mauriello – di portare avanti la memoria della Cultura e tradizione Napoletana più vera e significativa, che vive dentro ognuno di noi da sempre e non potrà mai morire perché patrimonio di inestimabile valore”. Il suo lavoro nasce dalla necessità di esprimere quello che sente dentro:
il mistero di se stessi ed è su questo filo sottile che cammina da sempre.
In “Soirèe Napoletana” Matteo Mauriello affida al suo estro creativo questo viaggio immaginario, tra canzoni e brani di grandi autori napoletani , con l’ intenzione di farci toccare con mano la napoletaneità più vera in una babele di voci, effusioni emotive che lasciano lo spettatore senza fiato.
In questo viaggio dell’anima dove ha espresso tutta la sua passionalità, ha interpretato brani della Tradizione quali:
“Bambinella”, “Uocchie c’arraggiunate”, Catarì Catarì, “Luna Nova”, “Nuttata è Sentimento”, “Tammurriata nera”, “Marammè”, “Gasperina a Paris”, canzoni del posteggiatore Pietro Mazzone detto Farfariello,
brani tratti dalla Festa di Piedigrotta di Raffaele Viviani e dalla “Pelle” di Curzio Malaparte, infine una intensa poesia del grande Eduardo.
Matteo Mauriello è artista in costante crescita, che restituisce al pubblico una prova attoriale intensa, un tour de force notevole di immedesimazione fisica, una recitazione non omologata che sgorga dal profondo.
Il messaggio finale è affidato alla maschera di Pulcinella che non morirà mai perché vive in ognuno di noi che siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, messaggio che rafforza l’ idea che un sogno comune può divenire realtà e che ciò che abbiamo dentro può realizzarsi fuori!