Al Teatro Eliseo di Roma, ancora per pochi giorni, in scena lo spettacolo “Sogno di una notte di mezza estate” per la regia di Massimiliano Bruno, con Stefano Fresi, Giorgio Pasotti, Violante Placido e Paolo Ruffini e con Rosario Petix, Alessandra Ferrara, Claudia Tosoni, Tiziano Scrocca, Antonio Gargiulo, Maurizio Lops, Dario Tacconelli, Zep Ragone, Annalisa Aglioti, Sara Baccarini.
Un vero e proprio teorema sull’amore ma anche sul nonsense della vita degli uomini che si rincorrono e che si affannano per amarsi, che si innamorano e si desiderano senza spiegazioni, che si incontrano per una serie di casualità di cui non sono padroni. Mito, fiaba e quotidianità si intersecano continuamente senza soluzione di continuità all’interno di questa originale versione del noto testo shakespeariano. Dice il regista Massimiliano Bruno: «Quello che voglio da questo Sogno è tirare fuori la dimensione inconscia che Shakespeare suggeriva neanche troppo velatamente. E così il nostro bosco sarà foresta, Patria randagia di zingari circensi e ambivalenti creature giocherellone: Puck diventerà un violinista che non sa suonare, Bottom un pagliaccio senza palcoscenico, Oberon un antesignano cripto-gay e Titania una ammaestratrice di bestie selvagge. Un “Sogno di una notte di mezza estate” che diventa apolide e senza linguaggio codificato, semplici suoni e immagini che sono meravigliose memorie senza mai essere ricordi».
Uno spettacolo interessante e che non lascia spazio al passato e questo piace, soprattutto al pubblico più giovane. Massimiliano Bruno armonizza tutto con un uso sapiente dei ritmi, del tempo di battuta tra i vari interpreti. Questo adattamento scenico è molto simpatico, gli attori in parte e sempre sul pezzo, scenografie imponenti. C’è da dire però che ci si aspettava qualcosa in più e forse, uno stravolgimento così ampio di questa immensa opera sembra un tantino eccessiva. Da vedere per gli appassionati del genere!