L’arrivo del manifesto di Napoli COMICON è sempre un momento esaltante e determinante nel cammino verso il Salone Internazionale del Fumetto, evento tra i più attesi in Italia. Il manifesto è ideato e disegnato, negli ultimi due anni, dal Magister, quest’anno quindi da Silver, e reso sempre splendidamente dal direttore artistico Roberto Policastro per Doppiavù Design.
È il momento in cui la macchina organizzativa si avvia verso grandi risultati, ed è l’istante in cui tutto questo deve giungere al nostro pubblico attraverso un’immagine sola, netta ed esplicativa, con informazioni basilari. Informazioni che serviranno ai tanti, 100 mila lo scorso anno, che godranno dell’appuntamento partenopeo primaverile (22-25 aprile) legato al fumetto, all’illustrazione, al gioco e videogioco, al fenomeno cosplay, ai giochi di ruolo, alle tematiche asiatiche, al cinema, all’animazione, alla web-culture e alla cultura pop. Una festa, in fin dei conti, di tutta la cultura attuale tout court, che si svolge negli splendidi scenari della Mostra d’Oltremare di Napoli, città sempre più viva da un punto di vista turistico e culturale.
Da due anni Napoli COMICON segue un nuovo tema, un filo conduttore che lega le tante anime dell’evento, ovvero il rapporto tra il medium Fumetto e gli altri Media. Quest’anno in particolare ci si vuole soffermare sul rapporto tra il Fumetto e gli Audiovisivi (TV, Radio, Cinema), nella loro interazione come Mezzi di Comunicazione di Massa.
Anche per la scorsa edizione il Magister, Milo Manara, realizzava un’immagine che richiamava il tema 2015, il rapporto con la stampa. Quest’anno la scelta del Magister è ricaduta su un altro grande Maestro, Silver, il creatore del mitico Lupo Alberto. L’autore modenese ha così interpretato da par suo il tema della manifestazione, omaggiando uno dei primi esperimenti d’animazione, il fumetto storico Krazy Kat and Ignatz Mouse dei primi del 1900, del maestro George Herriman, autore di riferimento per lo stesso Silver, con un’immagine che individua un passaggio di testimone, un anello di congiunzione fra i due media. Come nel fumetto, in cui il gatto protagonista scambia per amorevoli attenzioni le mattonate lanciate dal suo rivale Ignatz il Topo, qui il nostro malcapitato Lupo si becca un mattone in testa scagliato dal rivale, pur amico, Enrico la talpa. Un’immagine che sembra voler preparare, con il richiamo al passato, un lungo e prosperoso futuro per il nostro media, per l’animazione e anche per il grande Lupo Alberto.