Venerdì 16 gennaio 2015, alle ore 12:00 sarà inaugurata, presso Palazzo Orsini di Gravina ( sede del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi “Federico II”) in via Monteoliveto 3 a Napoli, la mostra personale “Sinonimi”di Alberto Timossi a cura dello scrittore Marco Amore.
L’esposizione, che sarà aperta fino al 23 febbraio, avrà un prologo alle ore 10:00 con la conferenza dal titolo “Tracciare il vuoto” nell’aula Gioffredo dello stesso Dipartimento di Architettura. La mostra sarà visitabile tutti i giorni escluso la domenica, dalle ore 09:00 alle ore 17:00.
Il percorso espositivo si articola tra la scala a pozzo, il cortile ed il terrazzo di copertura del palazzo cinquecentesco e prevede due installazioni di grandi dimensioni in pvc rosso, realizzate dall’artista in funzione dell’architettura e del paesaggio circostante. La scultura di Alberto Timossi si caratterizza per l’utilizzo dell’elemento tubolare plastico di origine industriale, alterato, decontestualizzato e in alcuni casi associato a suoni musicali.
“I tubolari non sono linee, ipotetiche o astratte, né rette né segmenti, benché concettualmente tracciati; malgrado lo sembrino se ridotti a un punto di vista monodimensionale. Abrasioni che attraversano la superficie della realtà nuda e cruda. Che comunicano solo quello che vedi, dove lo vedi, più che lo spostamento verso un’indispensabile altrove…”
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