Dopo l’addio a Le Deva e al progetto de “L’Amore merita” che le ha fatto conquistare il Disco D’oro Simonetta Spiri, con il singolo “Il tempo di reagire” (prodotto dall’etichetta NatyLoveyou dell’amico Valerio Scanu) torna a cantare da sola. Simonetta Spiri nasce a Sassari nel 1984 e, fin da bambina, coltiva la sua grande passione per il canto. La popolarità arriva nel 2007, con la partecipazione al talent “Amici”. Due album all’attivo: “Il mio momento” (2009) e “Quella che non vorrei” (2013) e un singolo “L’amore merita” (2016), certificato Oro da FIMI. Il 2017. Adesso torna con un nuovo singolo “Il tempo di reagire” scritto per lei da Mario Cianchi (già autore di brani per Elodie, Valerio Scanu, Gemelli Diversi e molti altri) ed Emilio Munda (produttore, compositore ed autore per artisti quali Francesco Renga, Umberto Tozzi, Gemelli Diversi, Dear Jack e Michele Bravi e ancora molti altri).
Da quale momento della tua vita nasce Il tempo di reagire?
«Il Tempo Di Reagire nasce da tutta la mia vita. Ce l’ho sempre messa tutta per reagire e rialzarmi da certe cadute, non è sempre facile, una canzone non basta per reagire ma può pur sempre rappresentare un inizio, una speranza».
Avevi voglia di raccontare una nuova parte di te?
«Esatto. Questa canzone è nata in un momento di totale libertà e di consapevolezza, quella consapevolezza che mi ha insegnato a reagire anche per mezzo di una passione, la musica».
Valerio Scanu ti ha preso con sé ed ha deciso di produrre il tuo nuovo singolo. Che rapporto hai con lui?
«Valerio è un amico a tutti gli effetti, ho un rapporto vero non morboso ma di cuore, di sincerità, condivisione di idee e passioni, lui ha un animo nobile che pochi possono avere il privilegio di conoscere aldilà della sua armatura».
Perchè hai deciso di lasciare Le Deva?
«Non posso aver lasciato ciò che non è mai stato parte di me. Ho realizzato un progetto bellissimo e di cui ne vado fiera insieme a Greta , Roberta e Verdiana per rendere più forte e dare più voce al messaggio di una canzone importante e significativa. Non mi sono mai sentita parte di una girl band, ma parte di una condivisione artistica tra colleghe».
Cosa ti ha dato quell’esperienza?
«Grandi soddisfazioni e anche tante certezze riguardo quello che ho sempre voluto da me stessa ovvero essere quella che sono pur di viaggiare controvento tra le onde di questo oceano avvolgente così tanto bello quanto traditore, chiamato vita».
In cosa ti senti cambiata?
«In questo momento mi sento catapultata in un’altra realtà all’improvviso, per una serie di vari motivi professionali e sopratutto personali uno in particolare che mi sta dando un dolore insormontabile. Non so darti ancora una risposta definitiva ma sicuramente adesso mi sento un essere umano molto fragile “vagante dentro un corpo assente” con la speranza che un giorno potrò diventare anche una madre forte e ammirevole».
Adesso cosa ti aspetti?
«Mi aspetto di ritrovare la Simonetta di sempre con l’entusiasmo di vivere la vita e la musica».
Sei a lavoro sul nuovo disco?
«Si ho iniziato a lavorarci un po’ di tempo fa, ma la vita è imprevedibile quindi non programmo niente per adesso e proseguo».