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Foto di Felice De Martino
Artista imprevedibile e poliedrico, cantautore, attore, disegnatore e scrittore, Simone Cristicchi torna sul palco del Teatro Ariston (dopo averlo calcato per ben 5 volte in gara e 3 volte in qualità di ospite) con “Quando sarai piccola”, brano scritto dallo stesso artista insieme a Nicola Brunialti, con la musica composta da Cristicchi e Amara e gli arrangiamenti di Francesco Musacco.
«Questa è una canzone molto speciale ed era ferma da cinque anni. È stata scritta proprio durante il periodo della prima quarantena e mi hanno sconsigliato tutti di inserirla in questo album “Dalle tenebre alla luce”, perché probabilmente aveva qualcosa di particolare per cui dovevamo attendere il momento per farlo ascoltare. Questo momento è arrivato grazie a Carlo Conti che l’ha voluta, l’ha scelta e ha compreso il suo valore che non è portare al festival una bella canzone, ma molto di più. Stiamo parlando di vita vera, di vita autentica, concreta, vissuta come dicevo prima e quindi anche in questo senso è una canzone terapeutica che forse potrà aiutare a sensibilizzare su questo tema a mio avviso universale, perché scommetto che ognuno di noi nella nostra famiglia o nella famiglia di qualche amico c’è nel momento in cui una persona invecchiando ritorna ad essere fragile e quindi questo quando sarai piccola, secondo me appartiene un po’ alla vita di tutti. “Quando sarai piccola” nasce ricordando le esperienze che ho fatto e che sono legate proprio alla figura di mia madre Luciana, questa donna straordinaria che ha cresciuto tre figli da sola perché mio padre è morto quando io avevo dieci anni e lei si è ritrovata a dover affrontare questa impresa incredibile. Subito dopo essere andata in pensione ha avuto questo bruttissimo drammatico evento che l’ha resa disabile al cento per cento. Oggi mi emoziona tanto il fatto che dedico una canzone a lei e la canto di fronte a tutta l’Italia. Sapere che tra milioni di italiani davanti a quella televisione nel quartiere di Quattromiglia a Roma c’è una televisione accesa e davanti c’è la vera star di questo Festival mia madre Luciana, per me è una grande emozione».
“Quando sarai piccola” sarà contenuto in “Dalle tenebre alla luce”, la speciale edizione dell’ultimo album in uscita venerdì 14 febbraio in digitale, cd e vinile. Prodotto da Francesco Migliacci e Francesco Musacco, “Dalle tenebre alla luce” è il quinto album in studio di Simone Cristicchi e prende il nome dal brano incluso nell’album e tratto dallo spettacolo teatrale del poliedrico artista, “Paradiso – Dalle tenebre alla luce”.
«Voglio raccontare un aneddoto che riguarda questo album che era pronto in realtà da tanti anni. Sono le canzoni che io ho scritto per i miei spettacoli teatrali, sono ormai nell’ordine di una decina. L’ultimo è appunto dedicato alla figura di San Francesco, si chiama Franciscus, il folle che parlava agli uccelli. Abbiamo già realizzato 60 repliche, tutte sold out, sta avendo un grandissimo riscontro. Però ecco, queste canzoni erano rimaste lì, prodotte, arrangiate, quasi finite, fino a quando poi ho avuto un grave incidente domestico. Stavo tagliando con la motosega delle cose per costruire uno steccato, ho preso fuoco praticamente e nello spavento mi sono agitato, sono inciampato e ho battuto la testa contro una pietra molto aguzza che mi ha lasciato una bella cicatrice sulla fronte. Per fortuna il chirurgo che mi ha operato è riuscito a fare questo piccolo capolavoro, non si vede, ma nel momento in cui mi sono ripreso da questo incidente, il primo pensiero è stato pubblico l’album. Quindi, non so se sono impazzito del tutto o se sono rinsavito. Ecco, questo è stato il motivo per cui è uscito il mio disco. Proprio perché c’era questa idea di non voler più perdere tempo, perché davvero oggi ci siamo, domani non ci siamo più, e lasciare comunque questa firma di luce nell’oscurità, perché questa è una foto meravigliosa che ha scattato Andrea Rizzi, che è un fotografo astronomico. È una nebulosa nel momento in cui esplode. È una stella che sta morendo e lascia dietro di sé questa luce meravigliosa. In gergo, in astronomia, si chiama l’occhio di Dio. Ed è una foto incredibile. Ci sono voluti undici anni, pensate, per fare questo scatto. E quindi l’ho scelta per il mio album perché erano undici anni che non pubblicavo un disco. E quindi questa attesa paziente, perché non bisogna avere fretta di dire le cose, oggi in discografia si corre un po’ troppo secondo me, ma solamente quando si ha qualcosa veramente importante da dire dovremmo pubblicare degli album o dei singoli. Forse ho aspettato un po’ troppo, mi dicono. E quindi questo Sanremo servirà per me anche per far ascoltare quello che è stato il mio lavoro di questi anni. Ho scelto una musicalità orchestrale, molto minimalista, la presenza dell’elettronica è inesistente, quindi è un album senza tempo. Ed è, possiamo dire, la mia firma di voce in questi tempi oscuri».
L’album contiene il singolo “Il clandestino” feat. Maurizio Filardo, composto per l’omonima serie Tv diretta da Rolando Ravello con protagonista Edoardo Leo, e due speciali collaborazioni: sulle note di “Le poche cose che contano” Cristicchi duetta con Amara (co-autrice del testo e delle musiche di “Le poche cose che contano”, autrice e compositrice di “Accade” e co-autrice della musica di “Quando sarai piccola”), mentre Francesco Musacco suona il pianoforte in “Credo”. Ad impreziosire l’album c’è anche la poesia di Marco Guzzi intitolata “L’ultima lezione”, recitata da Cristicchi nella seconda parte del brano “Accade”.
Questa la tracklist di “Dalle tenebre alla luce”: “Quando sarai piccola”, “Il Clandestino” feat. Maurizio Filardo, “Cerco una parola”, “Cade”, “Le poche cose che contano” feat. Amara, “Un altro noi”, “Credo” feat. Francesco Musacco (piano), “Sette miliardi di felicità”, “I tuoi occhi”, “Tornasole”, “Accade”, e “Dalle tenebre alla luce”.
Di recente Simone Cristicchi hai ricevuto il Premio Lunezia per il valore letterario-musicale del brano presentato a Sanremo 2025. L’anno scorso lo stesso premio è stato consegnato ad un suo grande amico, Paolo Benvegnù.
«È stata una perdita molto brutta per tutti noi che scriviamo canzoni. Ho sempre ammirato di lui la sua coerenza perché certe scelte, noi lo sappiamo, si pagano sulla nostra pelle. Quindi non è una vita facile quella del cantautore e di chi insegue comunque una sua visione, una sua prospettiva della musica. Spero che mi possa guardare e sostenere in questa settimana dove cercherò di fare del mio meglio per onorare chi mi ha insegnato a scrivere le canzoni. Grazie, grazie a tutti».
Attualmente Simone Cristicchi e Amara sono impegnati nelle repliche del tour “Torneremo ancora – Concerto mistico per Battiato”, che da giugno del 2022 ad oggi ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica, registrando numerosi sold out nei più prestigiosi teatri italiani. Da marzo torneranno in scena e calcheranno il palco del Teatro Brancaccio di Roma, per poi proseguire a Imperia, a Trento, a Jesolo (Venezia) e, accompagnati da Orchestra Sinfonica, a Taranto, a Potenza e a Matera.
Intanto prosegue la seconda stagione di “Franciscus – Il folle che parlava agli uccelli”, la tournée che ha già registrato 60 repliche sold-out nei più prestigiosi teatri d’Italia, in cui, tra riflessioni, testimonianze personali e canzoni inedite, Cristicchi indaga e racconta il “Santo di tutti”, San Francesco D’Assisi. “Franciscus” (Baldini + Castoldi) è anche il titolo del suo ultimo libro scritto con Simona Orlando, che ha conquistato i primi posti delle classifiche dei libri di argomento spirituale.