Si rimette in gioco la cantautrice Silvia Salemi partecipando ad “Ora o mai più”, il talent show in onda su Raiuno e condotto da Amadeus, un format ideato da Carlo Conti che riaccende i riflettori su otto stelle della canzone italiana del passato. La grintosa cantautrice siciliana nel ’97 si è classificata al quarto posto, nella sezione big del Festival di Sanremo, con il brano “A casa di Luca” aggiudicandosi il Premio Volare “Miglior Testo”. Nella prima serata di “Ora o mai più” la Salemi è stata affiancata a Marcella Bella, vocal coach e membro della giuria. Le due artiste, intrecciando in maniera sublime le loro voci, hanno interpretato la cover “Nell’aria”, conquistando pubblico e giuria. Adesso la gara continua sabato e nell’attesa abbiamo intervistato per voi Silvia Salemi.
Hai deciso di rimetterti in gara partecipando al talent show di Raiuno, dichiarando che “ora o mai più” è la tua filosofia di vita, cioè “adesso o mai più” in ogni circostanza. Come stai vivendo questa nuova avventura?
«La sto vivendo con entusiasmo, con le giuste paure che fanno mettere la marcia esatta per fare qualsiasi cosa con attenzione e amore. Sì, la mia filosofia di vita è quella di essere pronti a saper cogliere le occasioni che si presentano nella vita, sempre. Al tempo stesso quando si verificano situazioni che non sono positive bisogna essere capaci di dire mai più e di non ripetere gli stessi errori. “Ora o mai più” è un programma pensato per proporre musica in televisione, rilanciando cantanti finiti nel dimenticatoio, che hanno perso la loro visibilità. In questi anni mi sono dedicata ad altro, ho fatto la conduttrice televisiva, ho scritto un libro, ho preso parte al Festival di Castrocaro in veste di giurata, mi sono dedicata al sociale attraverso il programma Piccole Luci, che sta andando attualmente in onda. Mi mancava, però, la musica e così sono tornata a ciò che adoro fare da sempre, cantare».
Sul palco nel corso della prima serata di “Ora o mai più” sei apparsa particolarmente sicura di te…
«Prima dell’esibizione ero emozionata. La musica è la mia carica. Ci sono persone che fanno uso di farmaci o droghe. Io al contrario sento la mia vita scorrere nelle vene solo attraverso la musica».
Marcella Bella è la tua vocal coach. Insieme avete cantato il brano “Nell’aria” ottenendo il consenso unanime dei giurati. Sei soddisfatta del risultato?
«Non me l’aspettavo. Donatella Rettore ha urlato “queste sono due cantanti!” e io la ringrazio per le sue parole. Noi artisti saliamo sul palco per avere questi riconoscimenti. Si canta non solo per se stessi ma anche per gli altri e per trasmettere qualcosa. La gara adesso si farà sempre più avvincente, ma io competo con me stessa, per superare i miei limiti, mentre gli altri fanno la propria corsa. Non cerco di spegnere la luce degli altri, ma brillare di mio. Bisogna sempre avere una propria coscienza e confrontarsi con se stessi».
Come procedono le prove insieme a Marcella Bella?
«È molto divertente, una donna frizzante. Riesce ad essere garbata e decisa al tempo stesso. Ci unisce l’amore per la nostra famiglia, infatti, riusciamo ad essere tigri ma anche gattine, passando dal graffio alla carezza. Abbiamo in comune quella sicilianità di fondo che crea calore e che ci rende isole ma sempre in un mare di luce, mai isolate dagli altri, individualiste ma sempre in un coro».
Cosa ti hanno detto sabato sera le tue figlie?
«Hanno seguito il programma, sono state molto attente, carine con me, d’altronde sono la loro mamma. Ovviamente anche se sono le mie figlie sono super partes è danno il loro giudizio in maniera lucida».
Hai cantato come brano iniziale il tuo successo “A casa di Luca”. Che ricordo conservi di quel Festival di Sanremo del ’97?
«Ero una ragazza, giravo con lo zaino con dentro i miei libri di storia, filosofia, latino, greco, ero una studentessa del liceo classico, con l’intento di portare a casa buoni voti e di scrivermi alla facoltà di Lettere e filosofia. Ero agitata per gli studi ma felice di stare a Sanremo. La mia storia personale tutto faceva presagire, fuorché, potessi salire sul palco dell’Ariston, poiché da bambina avevo difficoltà a parlare, quindi era quasi miracoloso quello che mi stava accadendo. Eppure l’avevo sempre desiderato, e lo scrissi sul diario che a 18 anni sarei andata a Sanremo. E così è stato. Ma non avrei mai immaginato, poi, di ricevere il premio della critica e vendere tanti dischi».
Puoi darci qualche anticipazione sulla seconda serata di “Ora o mai più”?
«Canterò due canzoni che fanno parte della storia della musica italiana, una interpretata anche da Mina e l’altra la cover di un ospite che sarà presentato nel corso della puntata. Sarà certamente un’immensa gioia e responsabilità».
Il tuo ultimo album dal titolo “23” è uscito lo scorso anno. E adesso hai dei brani nel cassetto?
«Sì, uno in particolare a cui tengo e che presenterò ad “Ora o mai più”, il mio prossimo singolo che racconta la nostra epoca. Dopo “A casa di Luca”, dell’epoca del tun tun cha pa tu pa tum, che ci ha stordito il cuore, adesso siamo nell’era del digitale ed abbiamo dimenticato il sapore caldo e forte dell’analogico. Vorrei ricordare che l’amore è assolutamente analogico. Un abbraccio virtuale è diverso da un abbraccio vero».
E in futuro quali saranno i tuoi impegni?
«Dopo il programma organizzerò la tournée insieme alla mia band di cinque elementi. Durante i concerti racconterò il mio percorso artistico. Il repertorio comprenderà le canzoni interpretate nel corso delle puntate di “Ora o mai più” e di Domenica in, quando ero ospite fissa lo scorso anno. Successivamente sarà realizzato un album che includerà i brani interpretati in tournée, la cui uscita è prevista in autunno».