Si è conclusa lo scorso fine settimana, presso il Teatro Flaminio in San Giorgio a Cremano (NA), la XVIII° edizione Premio Massimo Troisi.
A condurre le ultime due serate sono stati Fatima Trotta e Francesco Mastandrea che hanno divertito il pubblico e presentato ospiti importanti come Gianni Minà, Francesco Cicchella, Nuzzo Di Biase e Salvatore Esposito, Lino Banfi e Rosanna Banfi, Nino Frassica, Pino Imperatore e Maurizio De Giovanni.
In queste due ultime serate oltre a premiare i concorsi dedicati ai giovani talenti, in pieno stile troisiano, un riconoscimento speciale, il “Minollo d’oro” (opera realizzata dal maestro Lello Esposito), è andato nella serata di sabato al professore Alessandro Frigiola (impegnato in prima persona nella missione di salvare i bambini cardiopatici nel mondo) ed al bravo Gianni Minà, mentre nella serata di domenica il riconoscimento è andato al simpaticissimo Lino Banfi.
In merito ai concorsi dedicati ai giovani talenti, vincitori della “finale attore comico” sono stati: al terzo posto Marco Critelli, al secondo posto “I doppio senso”. Al primo posto, ad aggiudicarsi la “Bicicletta del Sorriso” (l’opera di Lello Esposito), è stato Francesco Saverio Menichella.
I vincitori invece della sezione opera edita della “scrittura comica” sono stati: per il romanzo edito “Quest’anno non scendo” dei Casa Surace, mentre la prima menzione speciale per la categoria racconto inedito è andata a Karl Mirabelli per l’opera “Rosario al collo che grande figura di nerd”, la seconda menzione speciale è andata a Gianluca Papatia per l’opera “Il capello di Diego”ed il primo premio è andato ad Armando Grassitelli per l’opera “una famiglia con la emme maiuscola”. Per il concorso il miglior cortometraggio, una menzione speciale è andata al corto dal titolo “Panettone” mentre ha vinto il corto dal titolo “Casting die rector” di Gilles Rocca.
Molte sono state le dichiarazioni e le testimonianze in ricordo di Massimo Troisi da parte degli ospiti, in particolare, Gianni Minà ha ricordato Massimo per la sua dolcezza: «un essere umano molto civile e molto commovente ed è stato bellissimo lavorare con lui. Lavorare con Massimo era difficile ma anche meraviglioso, io ne ho avute emozioni nella mia vita, molte anche inaspettate, ma questa stagione con Massimo mi è rimasta nel cuore».
Rosanna Banfi, pur essendo attrice non napoletana e pur non avendo conosciuto personalmente Massimo Troisi, ha dichiarato: «Massimo mi ha segnato l’adolescenza ed ora sapere che c’è un premio che si chiama il ‘Minollo d’oro’ mi ha fatto tornare indietro nel tempo: a pensare al minollo e quando Massimo si vestiva da Madonna e diceva ‘tu Marì Mari’. Abbiamo riso e goduto in quegli anni, sarebbe stato meraviglioso averlo ancora con noi».
«Sono felice che esista il Premio Troisi – ha dichiarato Lino Banfi – non soltanto per Massimo Troisi ma anche perché mi ha fatto tornare da queste parti, dove io adoro venire e mi invento sempre qualcosa per venire».
«Credo che il Premio Troisi sia da coltivare, è bellissimo – ha detto Maurizio De Giovanni – c‘è un bellissimo apporto di pubblico, la scrittura comica è alla base di una delle realtà più importanti del meridione di questo paese. Quindi va bene il Premio Troisi e va bene Massimo, viva il Premio, e sono felice di essere qui».
«Per quello che è stato e quello che verrà fatto – ha dichiarato il Sindaco Giorgio Zinno – è un Premio che corrisponde alla nostra volontà che è quella di unire il ricordo di Massimo Troisi a quelli che sono i giovani talenti, dando la possibilità di far sì che i giovani del nostro territorio, e non solo, si possano provare nella scrittura, nella recitazione e in altri campi)».