Si conclude con pieno successo la XV edizione del Napoli Film Festival che anche quest’anno ha proseguito la sua opera di diffusione della cultura del cinema a Napoli e di promozione dei giovani cineasti.
In particolare, il pubblico napoletano ha dimostrato notevole apprezzamento per le retrospettive che hanno portato oltre duemila spettatori, molti dei quali giovani e giovanissimi a poter apprezzare per la prima volta sul grande schermo grandi capolavori che avevano visto di sfuggita in tv o di cui avevano solo sentito parlare: da Otto e ½ a La dolce vita di Fellini, fino ai film con Anna Magnani e alle opere di Ernst Lubitsch come Ninothcka, Vogliamo vivere! e Scrivimi fermo posta che hanno ottenuto un successo di pubblico anche al di là della aspettative.
«In un momento in cui gli investimenti per la cultura – spiega il direttore del Napoli Film Festival Davide Azzolini – sono sempre minori, abbiamo deciso di dare un piccolo ma significativo contributo alla formazione culturale della città, proponendo grandi classici sul grande schermo. Speriamo di aver suscitato soprattutto nei giovani la curiosità di proseguire anche al di là del nostro appuntamento annuale un percorso di conoscenza della storia del cinema». In questo solco si inseriscono anche le due sezioni dedicate alle lezioni tenute da chi il cinema lo fa tutti i giorni: “Parole di Cinema” e “Fare cinema” hanno permesso a chi vuole conoscere a fondo questa professione, per farla propria, di apprendere dall’esperienza di personaggi come Stefano Incerti, Milena Vukotic, Vincenzo Marra, Italo Moscati e Giacomo Scarpelli.
Molto apprezzati anche gli Incontri Ravvicinati che hanno portato sul palco del Napoli Film Festival Giancarlo Giannini, Vincenzo Marra, Francesca Neri e Sergio Rubini. Folla, come sempre, alle proiezioni dei cortometraggi e dei documentari dei concorsi Schermo Napoli, che costituiscono ormai un primo trampolino di lancio consolidato per i giovani campani che si affacciano alla regia e che hanno la possibilità di mostrare sul grande schermo i loro primi lavori.
«Stimolare la curiosità culturale del pubblico – spiega Mario Violini, direttore artistico del Napoli Film Festival – è uno dei nostri primi obiettivi, anche per questo diamo spazio ogni anno ai film del Concorso Europa Mediterraneo, proponendo al pubblico pellicole di cinematografie a noi vicine geograficamente ma lontanissime dai percorsi della distribuzione in sala». E infatti il vincitore del concorso Europa-Mediterraneo, il film franco-georgiano Keep Smiling, ha ricevuto in premio cinque copie digitali per la diffusione nelle sale italiane.
Ma la vetrina del Napoli Film Festival non si ferma qui: a novembre la rassegna napoletana si sposterà a New York per il suo spin-off americano “41esimo Parallelo” inaugurato nel 2006 e giunto alla sua ottava edizione. Anche quest’anno i corti e i documentari premiati al Napoli Film Festival saranno mostrati alla New York University a un pubblico americano tra cui numerosi operatori culturali.