Si intitola ‘Shy’ la grande statua in piazza Duomo a Prato realizzata dall’artista Antony Gormley alta 4 metri e del peso di 3600 chili.
Si segnala che l’opera rimarrà esposta al pubblico per sei mesi nella piazza, luogo simbolico e cuore della città, segnato dalle opere di Donatello e Filippo Lippi.
L’artista utilizza la dimensione per attivare lo spazio e invitare chi ne è partecipe a prendere coscienza della propria posizione prestando particolare attenzione alla collocazione della sua arte in spazi pubblici accessibili, inoltre, nel suo lavoro possiamo trovare una forte attenzione alla politica ambientale e sociale.
Antony Gormley porta in una piazza del XVIII secolo i materiali e i metodi della rivoluzione industriale, fruttando una struttura architettonica semplice realizzata allo scopo di essere riconoscibile quale “punto di riferimento” e che si connetta con il nostro “io interiore” per confrontarsi con le emozioni umane più timide e silenziose (la tenerezza e la vulnerabilità). Gormley ha quindi posto al centro della sua ricerca artistica il rapporto tra il corpo (come sede della mente) in relazione agli spazi architettonici o naturali con cui si relaziona.
Con l’stallazione di questa opera si testimonia ancora una volta l’impegno del Comune di Prato nell’aggiornamento della sua identità contemporanea, grazie anche all’azione propositiva svolta negli ultimi trent’anni dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci.